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DOPO LOS ANGELES, DOVE HA ACCOMPAGNATO I CANDIDATI ITALIANI AGLI “OSCAR”, “MIWINE” SI PRESENTA A “SICILIA EN PRIMEUR”, DI SCENA DAL 10 AL 12 MARZO A PALERMO

Dopo la trasferta a Los Angeles per gli “Oscar” del cinema, dove ha accompagnato con i vini della Campania la candidatura del film tutto italiano “La bestia nel cuore”, “MiWine”, mostra professionale biennale di Fiera Milano, dedicata al vino ed ai distillati, sarà di scena a “Sicilia en primeur”, l’anteprima della produzione vinicola siciliana (che, nel 2005, è stata straordinaria, la migliore degli ultimi vent’anni), dal 10 al 12 marzo.
Come? Presentando la partnership Fiera Milano e Assovini Sicilia. In che consiste? “MiWine supporterà - si legge in una nota stampa - “Sicilia en primeur”, con una delegazione di accreditati giornalisti esteri che contribuiranno a far conoscere nel mondo una delle migliori realtà produttive del nostro Paese” e Assovini Sicilia, che organizza “Sicilia en Primeur”, “ha confermato la partecipazione alla rassegna (dal 12 al 14 giugno, a Milano, ndr), con un ampio spazio espositivo nell’area dedicata alla Regione Sicilia, annoverando al suo interno produttori di primaria importanza che vanno da Tasca d’Almerita a Donnafugata”.

L’evento - “Sicilia en primeur” per degustazione 2005, straordinaria vendemmia
L’evento “Sicilia en primeur” offre alla valutazione degli esperti internazionali l’ultima vendemmia di una regione tra le più vocate della viticoltura italiana, emergente ma già osservata con grande rispetto in tutto il mondo. Un successo che la vendemmia del 2005 esalterà ancora di più: si tratta di una vendemmia straordinaria, la migliore degli ultimi 20 anni. Così il presidente dell’Assovini Sicilia, Lucio Tasca d’Almerita, una delle griffes (le altre sono sicuramente Planeta, Donnafugugata della famiglia Rallo) che ha rilanciato il “Sicilia style” del vino nel mondo.
“Sicilia en primeur” (a Palermo, dal 10 al 12 marzo), che vedrà 28 aziende vitivinicole, sarà ancora una volta un evento che permetterà alla Sicilia di riaffermare l’importanza del “fare squadra” (ed è sicuramente uno dei migliori esempi nazionali, ndr) e di elaborare una strategia comune tra diversi enti, pubblici e privati, verso lo sviluppo economico e sociale della regione.
L’evento conta anche quest’anno sul sostegno di Banca Nuova, che lancerà, in questi giorni, sul mercato un prodotto dedicato al settore: il “Winexportpass”, uno strumento innovativo che mira ad agevolare i processi di internazionalizzazione delle aziende vitivinicole.
Ma il vino in Sicilia ha voluto dire, in questi anni, anche, come spiega bene l’assessore regionale al turismo, Fabio Granata, “una grande crescita di consapevolezza culturale contribuendo a risvegliare l’attenzione per il paesaggio, il rispetto per l’ambiente, l’utilizzo coerente delle risorse, la ricerca della dolcezza e della qualità del vivere, la sensibilità per una bellezza che è armonia di forme e al contempo contrasto”.
Un binomio, dunque, vino-cultura di cui la Sicilia si sta riappropriando con orgoglio e che contribuisce allo sviluppo socio-economico dell’isola. I vini siciliani stanno, insomma, contribuendo al rilancio della Sicilia, grazie ad una produzione di qualità ed il comparto vitivinicolo ha enormi potenzialità, che potrà esprimere al meglio con una strategia convergente tra istituzioni e imprese e conquistare così i mercati internazionali.

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