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DOVE VA L’ENOTECA IN ITALIA? WINENEWS LO HA CHIESTO A CARLO LAVURI (ENOTECA LAVURI DI AGLIANA, PISTOIA). “SOLTANTO LA PASSIONE NON BASTA PIÙ. BISOGNA AFFIDARSI AI MODERNI STRUMENTI COME INTERNET E AI SERVIZI ANCHE FUORI DAL LOCALE”

Tramontata ormai la forma della semplice “bottiglieria”, l’enoteca sta assumendo il ruolo di “centrale servizi” rivolto ad una clientela sempre più attenta e informata, alla ricerca costante di supporti, consigli e alta competenza. E’ un po’ questo il senso delle parole di Carlo Lavuri, titolare dell’Enoteca Lavuri di Agliana (Pistoia), che WineNews ha sentito per capire il futuro di questo tipo di locale.
“La nostra enoteca - spiega Lavuri - è nata ad inizio anni ’80, in un momento in cui il semplice passaparola era sufficiente per costruirsi una clientela anche per una enoteca non collocata strategicamente come questa. Poi, naturalmente, la passione e l’attenzione maniacale al mondo del vino, anche quello fuori dai confini nazionali, per cogliere sempre al momento giusto le tendenze enologiche del momento”.
Se la passione per il vino è riuscita, quasi da sola, ad animare molti locali diventati veri e propri punti di riferimento per gli appassionati, oggi sarebbe molto difficile riproporre lo stesso modello per avere un minimo di successo. “Guardare ai nuovi strumenti come internet è diventato decisivo - continua Lavuri - la passione certo resta importante, ma deve essere convogliata a far quadrare il bilancio. Per questo stiamo per avviare anche la vendita telematica, un po’ più impersonale, ma assolutamente fondamentale ai nostri giorni, oltre a irrobustire i vari servizi che abbiamo collaudato con il tempo”.
L’Enoteca Lavuri (www.enotecalavuri.com), infatti, offre una articolata serie di servizi “fuori dalla bottiglia”, che vanno dalla consulenza per la creazione di idee regalo per privati ed aziende, alle più classiche degustazioni guidate, da un’apposita newsletter informativa rivolta ai clienti con tutte le novità e le offerte, ad una vera e propria “foire aux vins” a diversa cadenza temporale, fino alla consulenza per le carte dei vini dei ristoranti e quella per la creazione e il mantenimento di una cantina privata.
“Lavoriamo con tutta la Toscana - aggiunge Lavuri - ma sempre più strategico è il lavoro con tutte le altre regioni. Non secondario il nostro impegno di supporto ai corsi Ais e Fisar, che, può capitare, cercano il nostro intervento per reperire una annata particolare o un produttore speciale. Poi c’è il “club”, uno speciale spazio che mettiamo a disposizione dei nostri clienti più affezionati e attraverso il quale organizziamo gite nei territori del vino o nelle aziende, mettendo in contatto diretto l’appassionato con l’oggetto completo, potremmo dire, della sua passione. Ci danno molta soddisfazione anche le nostre iniziative di promozione, non necessariamente legate al rapporto qualità/prezzo, ma spesso incentrate sulla scoperta delle nuove denominazioni sia italiane che estere. Certo, la curiosità, la voglia di scoprire, il viaggio per comprendere di prima mano le potenzialità di un territorio, insieme alla conoscenza dei produttori e dei tecnici, restano sempre armi formidabili, che permettono di consigliare nel modo migliore i clienti, ma - conclude Lavuri - oggi lo stesso cliente si informa, viaggia, scopre, e allora dobbiamo cercare di stargli sempre un passo in avanti, per continuare a soddisfare i suoi desideri. Il nostro lavoro è sempre più attento a questa dimensione della soddisfazione del cliente e richiede di non fermarsi sui successi già raggiunti”.

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