Dal drink perfetto per accompagnare delle bruschette di panettone al ribes e gorgonzola come l’Over The Twist, ovvero una versione non ufficiale del Clover Club, al Daiqueeny, reinterpretazione del Daiquiri in abbinamento all’arrosto di vitello al forno, al matrimonio impeccabile tra un tronchetto di Natale ed una versione inedita del Lion’s Tail con il Rio Bravo. Secondo gli esperti, il segreto per sorprendere amici e parenti nelle rimpatriate natalizie è pasteggiare a cocktail: è così che il drinksetter di Anthology by Mavolo, Riccardo Campagna, ha pensato di creare una lista di 10 matrimoni tra long-drinks e cucina. Dal Twinkle Rive Droite ad accompagnare un risotto Champagne e scampi, e un Thor Madame du Berry con torta di pan di zenzero e biscotti, all’aromatico Gin-Tonic Blu Planet servito con rotolini di salmone con verdure croccanti, alle molte miscele reinventate in combo sorprendenti e inedite come il Salty Dog Twist Melificent e prosciutto in salsa di mirtilli, il Pinkerton, un remix del Negroni con cestini di grana con prosciutto crudo e stracciatella, un cocktail di gamberi in salsa rosa affiancato dal Guadaltai, un nuovo mix del Mai Tai, o ancora un Harvey Wallbanger inedito, ovvero il Tequila Surprise, abbinato al salmone al forno.
Dal pranzo del 25 dicembre a base di carne, al cenone della Vigilia, generalmente a base di pesce, l’importante è che l’offerta in tavola sia ricca e creativa, capace di deliziare gli occhi e il palato e che, secondo gli esperti dei trend della tavola, sia accompagnato da un pairing d’eccezione. Cosa c’è di più sorprendente dunque degli abbinamenti tra cucina e drink o pasteggiare a cocktail. Il bere miscelato non è più solamente protagonista dell’aperitivo o del dopocena, quindi, ma anche accompagnamento dell’intero menu. È questa infatti la tendenza che si sta diffondendo tra le nuove generazioni, le più attente alle contaminazioni. Il classico, infatti, sia in ambito gastronomico sia nella mixology, si evolve con una serie di twist e rivisitazioni, tanto che, senza fare un torto ai puristi del vino e agli amanti della birra, anche pasteggiare a suon di cocktail è altrettanto sfizioso e ricercato.
L’arte della mixology si sposa facilmente con i gusti di tutti: da una cucina poco convenzionale, spesso d’ispirazione esotica o fusion, ai grandi piatti di mare della tradizione; dalle zuppe di pesce a sauté e coquillage, fino alle carni più saporite, come l’anatra e il maiale; persino con la cucina veg; le possibilità sono infinite, dunque. L’unica regola è che il drink sia dissetante e rinfrescante ed esalti i sapori del piatto a cui è abbinato, svelando note altrimenti perdute.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024