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SHOPPING DIGITALE

E-commerce: in Italia nella pandemia l’interesse per il wine & food è cresciuto del +159%

Il settore enogastronomico mostra vivacità e grandi margini di crescita sul web. La conferma nel Report 2021 di idealo

Cresce l’e-commerce di prodotti enogastronomici in Italia ai tempi del Covid: benché non sia ancora una categoria dominante degli acquisti online, l’interesse verso il wine & food nella pandemia è aumentato del 159%. A dirlo è il Report 2021, redatto da Idealo, che ha analizzato i dati relativi alle ricerche effettuate sul proprio portale e i risultati di due sondaggi commissionati nel giugno 2020 e nel febbraio 2021 a Kantar per capire come si sta evolvendo il commercio digitale del Belpaese, quali sono i prodotti più influenzati e le nuove abitudini di shopping e qual è il ritratto del nuovo consumatore digitale italiano.
I dati analizzati hanno mostrato come l’85% degli acquirenti digitali italiani effettua, in media, almeno un acquisto online al mese (+5% rispetto al 2020). Il mercato digitale italiano è chiaramente dominato dagli acquirenti abituali: 5 su 6 acquistano online almeno una volta al mese, il 23,9% almeno una volta a settimana, mentre il 15% degli intervistati ha dichiarato di fare shopping online una volta ogni trimestre o meno.
Nonostante il wine&food sia soltanto al nono posto tra i settori più cercati online, sale sul terzo gradino del podio se si considera le categorie dove è cresciuto maggiormente l’interesse (+159,2%).
L’e-commerce resta comunque legato alla modalità di acquisto tradizionale. L’86,7% degli intervistati ha fatto una o più ricerche online sui prodotti prima di comprarli in un negozio fisico, mentre il 72,6% ha visitato (o visita ancora adesso) un negozio fisico per esaminare i prodotti prima di acquistarli online. La pandemia ha poi spinto il 59% degli italiani a comprare di più online rispetto a prima. Il 52,8% degli intervistati ha dichiarato di aver comprato prodotti online che in passato erano stati acquistati raramente o mai e il 16,3%, ha dichiarato di aver fatto un acquisto online per la prima volta. Per quanto riguarda il 2021, il 34,5% degli utenti comprerà online ancora di più rispetto al 2020 mentre il 58,4% allo stesso modo. Solo il 7% prevede di ridurre gli acquisti tramite e-commerce.
Qual è l’identikit del consumatore digitale italiano? Tipicamente uomo (64,1% degli utenti), con un’età compresa tra i 35 e i 44 anni (25%), che utilizza lo smartphone per lo shopping online. Gli over 65, pur non essendo nativi digitali e rappresentando la percentuale minore (l’8,7% di tutti i visitatori di idealo Italia), hanno comunque, nel 2020, comparato i prezzi in media ogni giorno per il +68,8% in più rispetto all’anno precedente. L’avvicinamento al mondo dell’e-commerce da parte degli over 65 nel corso del 2020 è stato anche incentivato dalla necessità di superare l’isolamento fisico e sociale dovuto alla pandemia, inducendoli a riscoprire le nuove tecnologie e favorendone l’inclusione digitale.
Nel 2020, infine, molti italiani, grazie alla comparazione, hanno potuto acquistare a prezzi particolarmente vantaggiosi presso marketplace o e-shop italiani che possono offrire veri e propri affari perché specializzati in un determinato settore o perché in grado di attivare particolari campagne promozionali. Il 68% di chi acquista online, infatti, ha dichiarato di essere disponibile ad acquistare presso un negozio online meno noto piuttosto che presso i big player se è possibile risparmiare.
“Il 2020 è stato un anno di grandi cambiamenti, purtroppo resi necessari dalla pandemia - dichiara Filippo Dattola, Country Manager per l’Italia di Idealo - per il mondo dell’e-commerce si è trattato di un momento storico cha ha dato una spinta importantissima a un’industria già in crescita. Ne hanno soprattutto approfittato categorie merceologiche che in passato erano meno sviluppate sul mercato e-commerce, come per esempio quella del wine & food. Seppur ancora in ritardo rispetto ai principali mercati europei, quello dell’e-commerce italiano mostra una vivacità interessante e con tassi di crescita tra i più alti in Europa nei settori come quello enogastronomico.Il biennio 2021-22 sarà un momento chiave per le Pmi italiane per recuperare un gap importante, creato negli ultimi anni dai big player dell’e-commerce internazionale”.

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