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E SE PER LE BOLLICINE SI INTRODUCESSERO LE BOTTIGLIE DA MEZZO E UN LITRO? LA PROVOCAZIONE DI GIAMPIETRO COMOLLI, DIRETTORE FORUM DEGLI SPUMANTI D’ITALIA

Una parola è poca, e due sono troppe, recita un vecchio adagio. Questione di trovare la giusta misura, dunque, come in tutte le cose. Un principio che potrebbe essere spunto di riflessione per un nuovo dibattito nel mondo del vino: perché, magari solo per le bollicine, non introdurre bottiglie da mezzo litro, che garantirebbero quei 2 calici a testa ideali per cene di coppia, e il formato da 1 litro, che per gruppi di persone più numerosi, offrirebbe qualche brindisi in più, addirittura eliminando la storica bottiglia da 0,75? Una provocazione ventilata da Giampietro Comolli, direttore del Forum degli Spumanti d’Italia, che il 26 ottobre presenterà a Roma (Hotel Cavalieri Hilton, con Ais-Bibenda) il rapporto 2009 sull’andamento degli spumanti italiani nel mondo.
“La crisi dei consumi di vino di alto pregio e valore - dice Comolli - il neo proibizionismo di maniera (visto che tutto si basa sulla quantità e non sulla formazione, informazione, cultura, controllo, sostegno, sviluppo), la necessità di ottimizzare anche fattori e costi di produzione, ma anche di distribuzione e di trasporto mi ha fatto riflettere sull’opportunità di mettere mano anche ai contenitori del vino. Non parlo di utilizzare materiali alternativi al vetro per i vini blasonati, ma di puntare sul “contenuto dei contenitori”. Soluzioni, quelle delle bottiglie da mezzo e da un litro, che oltre a favorire le esigenze di consumatori e ristoratori nel fuori casa, eliminerebbero, anche nel consumo casalingo, il problema della conservazione di bottiglie non consumate del tutto, con conseguente perdita delle freschezza e della qualità delle bollicine. Per ora solo un’idea. Vincente o perdente? Come recita un altro vecchio, manzoniano adagio, ai posteri l’ardua sentenza.
Info: www.forumspumantiditalia.it

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