La decisione era attesa per oggi e non si è fatta attendere: l’Oms ha dichiarato l’aspartame “possibilmente cancerogeno per l’uomo” sulla base della valutazione condotta dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), lasciando però invariato il livello di assunzione giornaliera accettabile. “Non stiamo consigliando alle aziende di ritirare i prodotti, né stiamo consigliando ai consumatori di smettere del tutto di assumerli. Stiamo solo consigliando un pò di moderazione”, ha affermato Francesco Branca, direttore della Nutrizione e della Sicurezza alimentare dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La presenza dell’aspartame in numerosi prodotti alimentari di tipo industriale, come snack, merendine, bevande gassate, gelati, yogurt, chewing gum e articoli dietetici sviluppa oggi un business da 12 miliardi di euro nel mondo: è quanto emerge da un’analisi Coldiretti.
La dichiarazione dell’Oms, secondo Coldiretti, dimostra anche l’inattendibilità della proposta di etichetta a colori Nutriscore, che attualmente nei supermercati boccia con il colore rosso cibi con zuccheri naturali e promuove con quello verde le più note bibite gassate ricche proprio di aspartame e dolcificanti artificiali, di cui non si conosce neanche la ricetta completa. Il consiglio è quello di preferire al suo posto zuccheri naturali, dal miele allo zucchero fino alla stevia, mentre per i prodotti industriali è possibile utilizzare il fruttosio, che è lo zucchero naturale della frutta.
Riconoscibile nelle etichette dei prodotti dalla sigla E951, l’aspartame è usato come dolcificante artificiale nei prodotti dietetici, anche se nel corso degli anni è stato al centro di numerosi dubbi sulla capacità di questi alimenti di far perdere peso, nonché di polemiche sui potenziali rischi legati al suo consumo, esponendo consumatori meno attenti, spesso i più piccoli, ad effetti cumulativi.
I dubbi e le preoccupazioni su un dolcificante artificiale come l’aspartame, in commercio da 40 anni dovrebbero peraltro indurre alla prudenza e al rispetto del principio di precauzione di fronte all’arrivo dei cibi artificiali e sintetici contro i quali è nata una inedita, larga e composita alleanza di cui fanno parte una lunghissima lista di associazioni in Italia, sottolinea Coldiretti.
L’iniziativa ha, come primo obiettivo, la sottoscrizione di un Manifesto per esporre le ragioni dell’alleanza ed aprire un confronto con istituzioni, associazioni, mondo scientifico, imprese e cittadini per l’avvio di una battaglia - quella contro il cibo sintetico e artificiale - che è possibile vincere anche in una proiezione europea, nella certezza di agire per il bene comune. Un’assunzione di responsabilità nella ricerca delle ragioni tecniche e valoriali per contrastare rischi reali di desertificazione delle campagne, di speculazione finanziaria e monopolio brevettuale, insieme a preoccupazioni di allarme per la salute dei consumatori.
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