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A RIMINI IL 7 E 8 AGOSTO

Edizione straordinaria di “Al Meni”, il “Circo 8 e 1/2” di Massimo Bottura nei luoghi di Fellini

Per la prima volta, l’evento “dei sogni e dei sapori”, ideato dallo chef stellato, va in scena dove sorgerà il Museo dedicato al grande regista
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“Al Meni”, il “Circo 8 e 1/2” di Massimo Bottura nella Rimini felliniana

Non solo la Piazza Cavour di “Amarcord”, ma, dopo aver attraversato i tanti luoghi della Rimini felliniana che, reali o immaginari, compaiono in film capolavoro come “I Vitelloni” e “E la nave va”, “La strada” e “La città delle donne”, e ovviamente, in “Otto e mezzo”, anche Piazza Malatesta, tra Castel Sismondo, Teatro Galli e il Giardino dei Palazzi d’Arte, dove uno dei più grandi registi della storia del cinema mondiale aveva immaginato il circo de “I Clowns” con le sue atmosfere oniriche e circensi, e dove sorgerà la “piazza dei sogni” del nuovo Museo dedicato a Federico Fellini. Sarà questo il “set” di un’edizione straordinaria di “Al Meni”, il “Circo 8 e 1/2 dei sogni e dei sapori”, ideato da Massimo Bottura e realizzato dal Comune di Rimini, che, per la prima volta, si amplia al centro storico della città natale del maestro del cinema italiano Premio Oscar (7-8 agosto, accessibile solo con Green Pass), per ospitare 16 talenti della gastronomia contemporanea che, guidati dallo chef stellato che ha scalato le vette del mondo, saranno protagonisti di showcooking, accanto allo streetfood d’autore, laboratori e conversazioni curati da Slow Food e da Tempidirecupero, mercati dedicati ai prodotti d’eccellenza del territorio, alla manualità e alla creatività, tra le performance itineranti di Flic, la prima Scuola di circo contemporaneo in Italia, tra le realtà più rinomate a livello internazionale.
Celebrando le radici, la cucina ed i cibi di eccellenza dei contadini, dei produttori e dei pescatori dell’Emilia Romagna, il territorio più ricco d’Europa per Dop e Igp, nel clima spontaneo di una festa di strada, Bottura e talenti della cucina che stanno crescendo nel “gruppo della Francescana” come Jessica Rosval (Casa Maria Luigia, Modena), Takahiko Kondo, Allen Huynh e Matteo Zonarelli (Osteria Francescana, Modena), Bernardo Paladini (Torno Subito, Dubai) e Riccardo Forapani (Ristorante Cavallino, Maranello), saranno protagonisti di “Al Mèni” - in dialetto romagnolo, “le mani”, dal titolo di una poesia di Tonino Guerra - preparando il cibo di strada e non solo nelle due cucine a vista in Piazza Malatesta, accanto al Teatro Galli, tra la grande panca circolare e il giardino esterno del Part, e nell’arena Francesca da Rimini, antistante Castel Sismondo, mentre il mercato dei contadini e degli artigiani occuperà Piazza Cavour.
Ma ai fornelli dell’evento - promosso con con Chef to Chef Emilia Romagna Cuochi, Slow Food Emilia Romagna e Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini - ci saranno anche Davide Di Fabio, ex dell’Osteria Francescana oggi chef del suo ristorante Dalla Gioconda di Gabicce, Simone Salvini, il più conosciuto chef di cucina vegetale del panorama italiano, e chef internazionali come Celine Pham, con un piede in Asia e un altro a Parigi, Clio e Anne, chef di uno dei ristoranti più interessanti dell’attuale panorama parigino, L’Innocence, accanto ai grandi cuochi dell’Emilia Romagna come Gian Paolo Raschi, titolare della prima stella di Rimini, il ristorante Guido, Silver Succi, del Quarto Piano di Rimini, Mattia Borroni, giovane chef milanese trapiantato in Romagna, Athos Migliari. l’erede della grande tradizione gastronomica della bassa ferrarese, Giovanna Guidetti, faro della cucina della bassa che si spalma tra Modena Ferrara e Mantova, Massimiliano Poggi, uno dei punti di riferimento della nuova cucina bolognese, e Riccardo Agostini, lo chef stellato simbolo della Valmarecchia con il suo Piastrino di Pennabilli.
A firmare lo street food stellato saranno chef come Silver Succi, patron del ristorante Quarto Piano, e Cuori Ebbri, il “collettivo” formato da esperienze tutte riminesi (“Da Lucio-Trattoria”, “Nécessaire-Cocktail bistrot” e “Fermènta Enoteca”), alla “presenza” della piada, stesa dalle mani esperte della Lella, istituzione per i cultori del piatto più riminese che ci sia, e della bionda, la scura o la rossa di Amarcord, la birreria artigianale che usa malto d’orzo italiano e “know how” riminese. Per la prima volta, ci sarà anche la nuova bottega-laboratorio di Santarcangelo di Romagna “Via Saffi 32”, campione regionale della “Guida Street Food 2022” del Gambero Rosso. E, ancora, il team del ristorante, Augusta.
Al mercato di “Al Meni” incontreremo i produttori di Parmigiano Reggiano di vacche bianche, la coppa e i salumi piacentini, insieme ai produttori di miele, più prezioso che mai, oltre a frutta e verdura. E ancora gli innovativi fermentatori dell’aglio nero, i produttori del peperoncino romagnolo e i grani antichi della Valmarecchia. Uno spazio di preminenza è dedicato ai produttori dei Presìdi Slow Food. Nella Vecchia Pescheria, Slow Food Emilia Romagna inviterà i suoi ospiti per conversazioni e laboratori intorno al tema “Il cibo ritrovato, il tempo sospeso”: chiusi nelle nostre case abbiamo ricominciato a scoprire il valore del cibo e se è vero che il fuoco ha cambiato il corso della civiltà umana, forse anche questo tempo sospeso che ci ha riavvicinato a preparazioni e quindi a cotture casalinghe, ci ha consentito di recuperare qualche competenza perduta.
Nell’arena Francesca da Rimini si parlerà di recupero e antispreco, pratiche sempre più diffuse e condivise che oggi possono contare su nuove conoscenze che si intersecano con pratiche lontane anche geograficamente. In tre incontri, Carlo Catani, presidente e ideatore dell’associazione culturale Tempi di Recupero, dialogherà con Alessandro Di Tizio, esperto di erbe spontanee e forager urbano che collabora con i più grandi chef europei; Andrea Segrè, fondatore della Campagna Spreco Zero lo chef Jacopo Ticchi, della Trattoria Da Lucio di Rimini, esperto nell’uso integrale dei prodotti e interprete del recupero ittico. E il 7 agosto, sul palco del Teatro Galli sarà protagonista il Rebola, vitigno ambasciatore della Riviera, con il progetto “RiminiRebola”: 17 imprenditori del vino insieme per valorizzare il prodotto e il territorio, con Ruenza Santandrea, presidente del Consorzio Vini di Romagna, Filippo Polidori, food guru, Daniele Cernilli “Doctor Wine”, Sandro Santini, presidente Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini, con Luca Ioli, giornalista de “Il Resto del Carlino”.

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