“L’eccesso nel bere è una contraddizione in termini: chi si ubriaca non sente più il gusto del vino”. È questa l’opinione di Omar Calabrese, illustre sociologo e semiologo, docente presso l’Università degli Studi di Siena, sul problema dell’abuso di alcol, tema sempre più spinoso e attuale.
Ai microfoni di WineNews.tv ha dichiarato: “Bisogna educare le persone a bere il vino, cioè al piacere del vino, che sta nella misura. Forse facendolo diventare un oggetto di culto il problema dell’eccesso si può risolvere”.
Sulla poca distinzione che si fa tra la generalità degli alcolici e il vino, patrimonio culturale del nostro paese, che incide nelle problematiche legate all’abuso di alcol in maniera molto marginale rispetto ad altre bevande come i super alcolici, il pensiero di Calabrese è chiaro: “Non è facile far emergere la differenza tra il vino e gli altri alcolici. Il fatto è che viviamo in una società occidentale, dove la problematica del “light” è diventata universale ed è stata cavalcata in modo molto americano, penalizzando tutto ciò che apparentemente fa ingrassare. Questo modo di pensare - sottolinea il sociologo - si è amplificato e trasferito anche all’alcol, e al vino in particolare, sempre più considerato elemento di “devianza” in maniera eccessiva”.
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