In quella che, secondo gli esperti, sarà l’estate più calda mai registrata nel nostro Paese (con temperature che, questa settimana, arriveranno a toccare addirittura i 48 gradi in Sardegna), gli italiani si difendono aumentando i consumi di frutta e verdura - che, nell’ultima settimana , registrano un +20% - ma anche preparando gustosi piatti a casa da portare in spiaggia, dall’insalata di riso alla caprese, passando per la macedonia, così da aggirare il caro-prezzi. Secondo Coldiretti, più di un italiano su tre (36%) inserisce nella propria dieta le varietà di frutta e verdura che favoriscono in modo naturale l’abbronzatura: sul podio delle più amate ci sono carote, radicchi e albicocche, ma anche insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, fragole e ciliegie. Ma, in questi giorni di afa, è importante anche fare attenzione ai nostri amici animali, sia in città che nelle campagne.
La dieta adeguata per un’abbronzatura sana e naturale si fonda sul consumo di cibi ricchi in vitamina A, che favoriscono la produzione della melanina, che protegge dalle scottature e dona il classico colore scuro alla pelle. Il primo posto è conquistato indiscutibilmente dalle carote, che contengono ben 1.200 microgrammi di vitamina A (o quantità equivalenti di caroteni) ogni100 grammi. Gli spinaci che ne hanno circa la metà, a pari merito con il radicchio, mentre al terzo si posizionano le albicocche seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliegie. Con il caldo infatti è importante consumare frutta e verdura fresca, fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere l’organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell’esposizione solare. Alla buona alimentazione vanno accompagnate regole di buon senso nell’esposizione al sole, soprattutto all’inizio della stagione. E’, quindi, importante conoscere il proprio fototipo ed utilizzare creme adeguate alla propria pelle, soprattutto su bambini, ridurre al minimo le esposizioni ai raggi solari, specie nelle ore centrali della giornata, non esporsi al sole con profumi ed essenze e utilizzare indumenti adeguati (cappelli, magliette, occhiali).
Proprio le alte temperature favoriscono i consumi di frutta e verdura, che registrano un balzo del +20% nell’ultima settimana: è quanto stima la Coldiretti sulle base delle indicazioni sugli acquisti che emergono dai mercati di Campagna Amica. Una ripresa importante, dopo che i consumi di frutta e verdura sono diminuiti dell’8% nei primi tre mesi del 2023, con ciascun italiano che, indipendentemente dall’età, ne ha mangiato quasi 2 chili in meno sullo stesso periodo del 2022, secondo elaborazioni Coldiretti (su dati Cso Italy). Un taglio che pesa, dopo che nel 2022 gli acquisti di frutta e verdura sono risultati di mezzo miliardo di chili inferiori a quelli dell’anno precedente, per un totale di appena 5,5 miliardi di chili, con preoccupanti effetti sulla salute dei cittadini visto che si è scesi sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per una dieta sana.
Intanto il caro-prezzi spinge il ritorno del pranzo al sacco in spiaggia, che consente alle famiglie di risparmiare qualcosa senza rinunciare alla tintarella: è quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixé, che ha tracciato la classifica dei menu più gettonati sotto l’ombrellone. In testa alle preferenze per l’ora di pranzo in spiaggia c’è l’insalata di riso o pollo o mare, scelta dal 34% dei vacanzieri, seguita dalla semplice macedonia di frutta, con il 18%, e dalla caprese a base di mozzarella e pomodoro, che è un must per il 12%. Ma tra i piatti preferiti resistono anche le ricette più radicate della tradizione popolare, dalla frittata di verdure o pasta (7%) alla parmigiana (5%) e alle lasagne (5%), fino alle polpette (4%). Oltre che dal caro prezzi, la scelta degli alimenti da consumare in spiaggia è legata anche alla svolta salutista di una considerevole percentuale di italiani, alla ricerca della forma fisica oltre che della praticità. Il cibo resta comunque un ingrediente importante della vacanza in Italia, dove circa un terzo della spesa turistica viene proprio destinata alla tavola, per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche. Una tendenza sostenuta dal fatto che l’Italia può contare sul maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (319), 415 vini Doc/Docg e 5.547 prodotti alimentari tradizionali, e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. “L’Italia è il solo Paese al mondo che può vantare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare, che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica - ha affermato il presidente Coldiretti, Ettore Prandini, nel sottolineare che - la difesa della biodiversità non ha solo un valore naturalistico, ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole nazionali e un motore trainante della vacanza made in Italy”.
Ma, in riferimento all’ultima ondata di caldo africano che sta investendo l’Italia, Coldiretti lancia anche un allarme per gli animali, sia domestici che nelle campagne. Nelle stalle sono entrati in funzione ventilatori e doccette refrigeranti per aiutare le mucche a sopportare meglio la calura, mentre i pasti vengono dati un po’ per volta per aiutare le mucche a nutrirsi al meglio senza appesantirsi. Al calo delle produzioni di latte (-10%), si aggiunge un aumento dei costi della stalla, per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo. Per gli animali a casa è importante garantire sempre l’acqua e fare in modo che stiano al riparo dal sole e in luoghi ben areati, ed è importante fare attenzione ai propri amici anche in vacanza, con 2,8 milioni di italiani che hanno scelto di partire a luglio con cani e gatti, ma anche uccelli, conigli, tartarughe e pesci, grazie ad una accresciuta cultura dell’ospitalità “pet friendly” lungo tutta la Penisola. Ovunque si decida di passare la vacanza, la prima regola per garantire il benessere dei propri amici animali è di avere sempre a disposizione, anche in viaggio, di un’adeguata scorta di acqua per sopportare le alte temperature e di fare attenzione a garantire ombra e aria durante le soste.
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