Un aperitivo sul mare, una buona pizza, un grande piatto: dietro a tutto questo c‘è sempre almeno una mano che prepara ed una che serve. E l‘estate non fa eccezione, anzi, è la stagione più importante, a livello economico ed occupazionale, per il settore della ristorazione e dell‘ospitalità in genere. Tanto che secondo la Fipe, nel solo agosto di quest’anno i lavoratori dipendenti occupati sono oltre 925.000 (12.000 in meno rispetto al precedente mese di luglio). Se si considerano anche i lavoratori indipendenti, 416.000, il numero arriva a circa 1.341.000. Dei lavoratori dipendenti la stragrande maggioranza lavora nei ristoranti: 575.544 persone, poco più del 62% del totale.A seguire, 302.847 lavorano nei bar, 41.710 negli stabilimenti balneari e 5.361 nelle discoteche.
E se non c‘è sostanziale differenza tra uomini (51,5% degli occupati) e donne (48,5%), sono molto di più gli italiani (74,8%) rispetto agli stranieri (25,2%). Tra i lavoratori a tempo pieno (369.724) e quelli part time (555.738) c’è una prevalenza di questi ultimi, sottolinea Fipe, che arrivano fino al 60% del totale.
Tra le professioni più richieste ci sono il cameriere di sala e il banconiere di bar. A seguire cameriere di bar, aiuto cuoco, barista, banconiere di gelateria, cuoco di ristorante, cuoco pizzaiolo, banconiere di tavola calda e cuoco di albergo.
“Tra il livello medio dell’occupazione nei quattro mesi estivi, da giugno a settembre, e il livello medio dell’occupazione durante tutto l’anno c’è uno scarto di oltre 105.000 unità, pari al 13% - dichiara Lino Stoppani, Presidente Fipe - si tratta di numeri importanti che confermano come i nostri settori di riferimento rappresentino un vero e proprio traino per l’occupazione in Italia, anche nei mesi estivi. Tuttavia, ci sono ancora margini di miglioramento, se consideriamo che per 1 imprenditore su 4 resta difficile reperire le figure professionali richieste”.
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