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LA QUERELLE

Etichettatura, anche Origin Italia boccia il sistema “Nutriscore”

Baldrighi: “danno alla salute dei cittadini europei e assist alle grandi industrie del Nord Europa. Sì allo schema a batteria del Ministro Bellanova”
BALDRIGHI, ETICHETTA, NUTRISCORE, ORIGIN ITALIA, Non Solo Vino
Cesare Baldrighi, presidente Origin Italia contro il Nutriscore

Continua a far discutere il sistema Nutriscore, che classifica i prodotti alimentari in base ai contenuti di sale, grassi e zuccheri senza riferimenti alle quantità normalmente consumate e al regime alimentare, penalizzando di conseguenza alcune eccellenze del Made in Italy. Dopo le critiche di Confagricoltura arriva anche il no di Origin Italia, l’associazione che raggruppa i principali consorzi agroalimentari Dop e Igp italiani, tra cui il Prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano. “Questa modalità semplicistica di classificare gli alimenti - spiega il presidente di Origin Italia Cesare Baldrighi - porterà il cittadino ed i consumatori a una dieta sempre meno varia, perché eliminerebbe dal nostro carrello della spesa una serie di alimenti essenziali per la nostra salute, provocando un danno gravissimo alla salute di tutti i cittadini europei”.

“La discussione è ancora in pieno svolgimento - continua Baldrighi - perché i pareri sono discordanti anche in campo medico-scientifico. In tutti gli stati della comunità europea c’è un clima molto confuso, ma stanno emergendo rilievi costruttivi. Però è evidente che ci sono alcuni Paesi che hanno veramente una dieta fatta di pochissimi prodotti, con delle abitudini alimentari marziane. Forse ritenevano in questo modo di correggere la loro situazione interna. Invece Paesi come l’Italia, il luogo dove è nata la dieta mediterranea fatta di alimenti fortemente legati alla tradizione e disciplinari produttivi espressione anche della cultura locale, hanno grandi difficoltà a modificare la loro dieta, perché è già varia e sana, tanto da essere copiata in tutto il mondo”.

Industrie multinazionali del settore agroalimentare principalmente del Nord Europa che realizzano i loro prodotti secondo la domanda del mercato e che modificano a loro piacimento i loro prodotti, sostiene Origin Italia, non sarebbero particolarmente colpiti dal “Semaforo Nutriscore”, ma anzi ne sarebbero avvantaggiati perché potrebbero essere espliciti in etichetta senza dover entrare nel dettaglio. “Infatti adesso i prodotti agroalimentari industriali hanno confezioni quasi interamente occupate dall’elenco degli ingredienti - sottolinea Baldrighi - in massima parte di provenienza industriale appunto. Col Nutriscore queste loro etichette non dovrebbero avere più particolari specifiche e non si capirebbe più cosa veramente contengono questi prodotti”.

“Il nostro Ministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova - conclude il presidente di Origin Italia - è molto attiva su questo fronte, e si sta muovendo in modo corretto e razionale contattando altri membri della Comunità Europea. Noi di Origin Italia confermiamo l’avversione al “Semaforo Nutriscore”, ma al contempo sosteniamo la proposta del Ministro Bellanova di un’alternativa che lo migliora: si tratta di uno “Schema a Batteria”, cioè un sistema che tiene conto anche delle quantità dei vari ingredienti, e non solo il semaforo rosso-giallo-verde relativo ai soli grassi. A livello europeo, auspico che molti altri Paesi Ue saranno favorevoli alla nostra proposta, che supera e migliora il Nutriscore, nell’ottica della tutela della salute di tutti i consumatori Ue”.

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