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FEDERVINI E AGENZIE DELLE DOGANE IMPEGNATE NELLA REALIZZAZIONE IN TEMPI STRETTI DELLA TELEMATIZZAZIONE DELLE ACCISE: UN CONTRIBUTO IMPORTANTE VERSO UNO SNELLIMENTO DELLA BUROCRAZIA CHE ASSEDIA GLI IMPRENDITORI DEL VINO

Italia
Meno burocrazia per le cantine italiane

L’attuale sistema cartaceo utilizzato nella gestione delle imprese vitivinicole, come noto, presenta non poche “discrasie” che spesso costituiscono fonti di costo non secondarie e che le aziende sono chiamate, incolpevolmente, a sopportare. A rendere un po’ meno intricata questa vera e propria “jungla” burocratica il progetto della telematizzazione delle accise, un piano di respiro europeo, già presentato dalla Direzione Generale Taxud della Commissione Europea nel 1998, e denominato Emcs (Excise Movements Control System), con il quale si vuole sostituire l’attuale sistema di controllo cartaceo/documentale sulla detenzione e movimentazione dei prodotti soggetti ad accisa con un sistema esclusivamente elettronico. La filiera vitivinicola, che gestisce prodotti sottoposti ad accisa, seppure con aliquote differenti nei diversi Stati membri, è e sarà interessata nella sua interezza da tale progetto, secondo le diverse specificazioni applicative dei diversi Stati membri.

La Federvini, consapevole dell’importanza di tale progetto, ne ha monitorato attentamente l’evolversi sia a livello europeo, con la partecipazione alle riunioni della Direzione Generale Taxud, sia a livello nazionale organizzando, per i propri associati, seminari e riunioni di approfondimento con l’Agenzia delle Dogane.

Le diverse direttive, emanate negli ultimi anni, hanno previsto per i depositi fiscali di vino la trasmissione in forma esclusivamente telematica dei dati della contabilità come facoltativa, a partire dal 1 gennaio 2009, e, come obbligatoria, a partire, invece, dal 1 maggio 2009. Per le modalità di trasmissione, i depositi fiscali di vino hanno l’obbligo di trasmettere con cadenza mensile ed entro il 5° giorno lavorativo successivo al mese di riferimento, una serie di dati, e, più precisamente, gli estremi identificativi dei registri di carico e scarico delle qualità e delle quantità del prodotto movimentato, le tipologie ed il numero dei documenti utilizzati per il trasporto e l’eventuale quota parte di accisa afferente alla movimentazione del prodotto e le relative garanzie. Esposta in questi termini, la telematizzazione delle accise, anche nel settore del vino, sembrerebbe la semplice trasmissione su supporto informatico di un dato che già oggi i depositi fiscali di vino trasmettono all’Agenzia delle Dogane per via cartacea.

In realtà non è così. O non è così semplice. Si tratta infatti di una vera e propria svolta nelle modalità di trasmissione dei dati e per arrivare a questo risultato Federvini collabora da lungo tempo con l’Agenzia delle Dogane. Federvini e l’Agenzia delle Dogane, infatti, hanno sviluppato tutta una serie di supporti all’invio telematico dei dati che comprendono le tipologie di registri di carico e scarico dei prodotti, le diverse causali di movimentazione interna ed esterna al deposito fiscale e le tabelle di codifica del prodotto. Quest’ultime, già reperibili sul sito dell’Agenzia delle Dogane, consentono di avere dei codici identificativi dei vini prodotti, detenuti nei depositi e movimentati, sia a livello nazionale (export compreso) sia a livello intracomunitario, ponendo, al contempo, le basi per uno sviluppo futuro.

Questo processo di telematizzazione, infatti, non si ferma qui: la Direttiva Cee 118 del gennaio 2008 pone le basi giuridiche anche per la telematizzazione dei registri e dei documenti di accompagnamento, con l’introduzione, prevista per il 2010 del DA (documento d’accompagnamento) elettronico. Questo documento, il cui ciclo d’utilizzo, anche ai fini fiscali è ad oggi strutturato su base cartacea, con tutti i problemi legati ad un suo smarrimento o alla perdita di una delle sue copie, diverrà elettronico grazie al costante impegno di Federvini che ha ottenuto in sede comunitaria che nello schema generale del suo funzionamento telematico, prima di raggiungere il destinatario della spedizione, transiti attraverso i sistemi informatici degli organi competenti sia dello Stato Membro di partenza che dello Stato Membro di destinazione, eliminando di fatto tutti i problemi di furto e/o smarrimento.

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