FERRARI, LE BOLLICINE TRENTINE LUNGHE UN SECOLO. I CARTEGGI, LE FOTO E I DOCUMENTI DELL’ARCHIVIO DI FAMIGLIA, TESTIMONI DI UNA STORIA VINICOLA ITALIANA DI RARO SPLENDORE E SUGGESTIONE

Sarà anche vero che il vino italiano ha cominciato la sua storia moderna alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, risorgendo dalle ceneri del “metanolo”, ma è altrettanto innegabile che ben prima di quella fatidica data alcune case vinicole del Bel Paese avessero da tempo intrapreso la scalata alla qualità assoluta, riuscendo a ritagliarsi un posticino nell’elite dell’enologia mondiale. Tra le cantine storiche, quelle sorte tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, fondate da veri e propri pionieri dell’eccellenza vinicola tricolore, la Ferrari di Trento ha diritto ad un posto in prima fila.

Fondata nel 1902 da Giulio Ferrari, che al momento della sua scomparsa l’affida alle mani sapienti della famiglia Lunelli, l’azienda trentina è da sempre al centro della grande tradizione spumantistica italiana, riuscendo spesso a primeggiare con le prestigiose maison dello Champagne e capace di guadagnare le più prestigiose tavole del mondo, oltre ai riconoscimenti e l’apprezzamento di personaggi celebri di ogni epoca.

L’archivio storico della Ferrari è uno scrigno unico: si va dalle mitiche pubblicità storiche, spesso vere e proprie opere d’arte, a carteggi, lettere, fotografie di personaggi della politica, dello spettacolo, dello sport. Come dimenticare il menù firmato da Guglielmo Marconi ed Enrico Fermi, le corrispondenze di Fraçois Mitterand, Margaret Thatcher, Helmut Kohl, Francesco Cossiga e Mikail Gorbaciov, oltre che del Presidente Carlo Azeglio Ciampi, di Ted Kennedy e Papa Giovanni Paolo Giovanni II. Ma hanno apprezzato le bollicine Ferrari, diventando amici di famiglia, anche Roger Moore, Luciano Pavarotti, Sophia Loren, Ugo Tognazzi, Enzo Biagi, Dario Fo. Non mancano, ovviamente, neppure miti dello sport, come i piloti Gilles Villeneuve, Ayrton Senna, Michael Schumacher, come non manca una bottiglia di spumante Ferrari nei festeggiamenti di imprese sportive mitiche per il nostro Paese, come ad esempio le vittorie dei mondiali di calcio.