151,5 milioni di euro. A tanto ammonta l’importo complessivamente erogato nel 2023 dal Fondo Innovazione di Ismea alle imprese che ne hanno fatto richiesta. Il portale ha chiuso per esaurimento delle risorse finanziarie disponibili in seguito alla convalida di 1.883 domande, di cui 1.696 a valere sulla dotazione nazionale e le restanti 187 a valere sulla riserva per le imprese con sede operativa nelle zone colpite dall’alluvione del maggio 2023. Gli interventi determinati, in totale 807, sono stati per il 79% a favore del settore agricolo e per il 21% in supporto agli agromeccanici, mentre non ci sono state azioni a favore del settore pesca. La maggioranza delle richieste di finanziamento accolte ha riguardato le macchine, gli strumenti e attrezzature per l’agricoltura (45%) e le trattrici agricole (44%), mentre per quel che riguarda la ricaduta territoriale degli interventi la situazione, rispetto al fondo nazionale, ha visto una distribuzione capillare sull’intero territorio con una incidenza più marcata in Lombardia, Veneto, Marche, Piemonte e Campania.
E come annunciato, ieri, in occasione del Convegno inaugurale dell’Eima, l’Esposizione Internazionale di Macchine per l’Agricoltura e il Giardinaggio a BolognaFiere (con presente anche il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida; fino al 10 novembre), Ismea riaprirà il 15 novembre lo sportello per la presentazione di nuove domande e, alla dotazione inizialmente prevista di 75 milioni di euro, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare ha fatto sapere che saranno aggiunti altri 25 milioni di euro, facendo salire l’importo complessivo erogabile a 100 milioni di euro. Previsto anche questa volta un fondo specifico per le aziende colpite dagli eventi alluvionali del maggio 2023: dei 100 milioni di euro, 30 milioni sono infatti riservati alle imprese situate nei Comuni di Emilia-Romagna, Toscana e Marche. La misura favorisce il ricambio delle trattrici agricole e gli investimenti in macchine e sistemi innovativi nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura, attraverso contributi a fondo perduto fino ad un massimo del 95% del valore dell’investimento, a cui si aggiunge, per le Pmi agricole e della pesca, la possibilità di ottenere gratuitamente la garanzia Ismea, a fronte dell’eventuale finanziamento per il completamento dell’investimento.
Tra le novità di questa edizione anche il rinnovamento della piattaforma informatica e della procedura per la presentazione delle domande, con l’introduzione di una prima fase per le operazioni di caricamento e pre-convalida e una seconda fase per la convalida e l’invio, entrambe assistite da un sistema di gestione della coda virtuale che consente agli utenti di monitorare i tempi di attesa. La convalida e la presentazione è fissata per il 18 dicembre.
Nel frattempo proprio dal mondo Ismea arriva la nomina di Maria Chiara Zaganelli come nuovo direttore generale Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Avvocato civilista, Zaganelli ha lavorato per l’Istituto quasi 20 anni ricoprendo diverse posizioni e mansioni, fino a diventarne direttore generale nel gennaio 2021, poi riconfermata ad aprile 2024: il medesimo ruolo adesso lo ricoprirà per il Consiglio. “Il Crea ha un grande patrimonio, forse ancora poco conosciuto - ha detto - il suo contributo, da valorizzare a beneficio di tutto il Paese, è in termini di ricerca, di innovazione, in analisi, modelli di strutture e aziende sperimentali. Obiettivi da perseguire con una rinnovata azione di promozione delle competenze scientifiche, amministrative e manageriali”.
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