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GIORNATE FAI DI PRIMAVERA 2009: IL 28 E 29 MARZO IL GIARDINO PANTESCO DI DONNAFUGATA, AUTENTICO ESEMPIO DI “SISTEMA ANTICO CHE GUARDA AL FUTURO”, APRE AL PUBBLICO IN FAVORE DELLA TUTELA E DELLA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO NATURALISTICO ITALIANO

Uno splendido giardino pantesco simbolo di un’agricoltura da difendere e da promuovere, insieme alla coltivazione della vite, uno dei pochi esemplari tra quelli ancora presenti sull’isola, in buono stato di conservazione e oggi completamente restaurato, dove da secoli riposa al centro della struttura circolare con la pietra lavica utilizzata a secco, un’antica varietà di pianta di arancio “Portogallo”: un ingegnoso sistema agronomico autosufficiente in grado di difendere l’albero dalle minacce atmosferiche e di soddisfare il suo bisogno idrico, grazie alla porosità delle pietre e all’escursione termica tra giorno e notte per captare l’acqua direttamente dall’atmosfera. Un vero e proprio esempio di un “sistema antico che guarda al futuro”. Il 28 e 29 marzo il Giardino Pantesco di Khamma, immerso tra le vigne che a Pantelleria danno vita al prestigioso passito Ben Ryé, recentemente donato al Fai dalla famosa griffe siciliana Donnafugata, sarà aperto al pubblico in occasione dell’edizione n. 17 delle “Giornate di Primavera”, promosse dal Fondo Ambiente Italiano in favore della tutela e della salvaguardia del patrimonio naturalistico italiano (info: www.fondoambiente.it; www.donnafugata.it).
Troppo spesso ci dimentichiamo che l’Italia è un grande museo a “cielo aperto” e per questo, la mission delle “Giornate di Primavera” promosse dal Fai è proprio quella di denunciare lo stato di abbandono nel quale versano moltissimi beni italiani, per essere un po’ meno distratti e guardare il Bel Paese con occhi nuovi. In occasione dell’edizione 2009 dell’importante iniziativa del Fai, l’azienda vitivinicola siciliana Donnafugata, attenderà i suoi ospiti in contrada Khamma, per visitare, oltre al giardino, anche i vigneti e la cantina, accompagnando il tutto con una speciale degustazione dei suoi prelibati vini.
“Il Fai - sottolinea Giacomo Rallo, patron dell’azienda siciliana - è il soggetto ideale per gestire un bene particolare come il giardino pantesco. Il nostro si colloca in un anfiteatro naturale costituito da terrazze coltivate a vigneto, con piante di Zibibbo di oltre cento anni, nella contrada Khamma, dove pulsa il cuore produttivo di Donnafugata”.
Per le sue dimensioni e per le caratteristiche costruttive, il giardino Donnafugata rappresenta la tipologia più diffusa nell’isola di Pantelleria. La pianta circolare, il diametro, l’altezza e la pietra lavica utilizzata a secco, garantiscono le migliori condizioni microclimatiche per la sopravvivenza di una secolare pianta di arancio “Portogallo”, antica varietà che si sviluppa su più tronchi fino ad occupare tutta l’area disponibile all’interno del giardino. Risalenti agli albori della cultura dei Paesi caldo aridi del sud del Mediterraneo, queste costruzioni a pianta circolare, al cui interno è conservato, chiuso da una porta, un solo albero di agrume, rappresentano un ingegnoso sistema agronomico autosufficiente in grado di difendere l’albero di agrumi dalle due principali minacce alla sua sopravvivenza presenti sull’isola: il vento, che per la sua intensità e frequenza provoca danni incompatibili con la sopravvivenza degli alberi, e la scarsità d’acqua che a volte a Pantelleria può portare a 300 giorni ininterrotti di siccità.
Il giardino pantesco di Pantelleria nasce proprio dal mito del “giardino murato”, che simboleggia la vita e il grembo femminile. Utilizzando infatti la porosità delle pietre e l’escursione termica tra giorno e notte per captare l’acqua direttamente dall’atmosfera, oltre a canali di pietre e battuto che raccolgono l’acqua piovana, il giardino di Pantelleria soddisfa l’esigenza idrica della pianta pur in assenza di irrigazione.

La curiosità - I beni Fai aperti al pubblico nelle “Giornate di Primavera 2009
Abbazia di San Fruttuoso - Camogli (Genova)
Baia di Ieranto - Massa Lubrense (Napoli)
Casa Carbone - Lavagna (Genova)
Castello della Manta - Manta (Cuneo)
Castello di Masino - Caravino (Torino)
Castello di Avio - Sabbionara d’Avio (Trento)
Castel Grumello - Montagna in Valtellina (Sondrio)
Giardino della Kolymbetra, Valle dei Templi - Agrigento
Monastero di Torba - Torba, frazione di Gornate Olona (Varese)
Parco Villa Gregoriana - Tivoli (Roma)
Villa e collezione Panza - Varese
Villa del Balbianello - Lenno (Como)
Villa della Porta Bozzolo - Casalzuigno (Varese)
Villa Necchi Campiglio - Milano

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