La pandemia non sconvolge solo i consumi ed il commercio di vino ma, forse più di ogni altro aspetto, tutto quel contorno di grandi e piccoli eventi fondamentali per intessere e curare il rapporto tra mondo produttivo e wine lover. Che, curiosamente, tornerà a vedere la luce in un Paese e in un mercato che, almeno storicamente, potremmo definire periferico per il vino: gli Emirati Arabi. Dove, dal 21 marzo al 10 aprile, andrà in scena l’UAE Vine Festival, organizzato dalla The Tasting Class (società che ha portato l’educazione al vino, con il Wset, negli Emirati, ndr), che celebra la cultura del vino con un ciclo di 30 piccoli eventi, a Dubai e Abu Dhabi. Degustazioni, blid tasting, esperienze culinarie che faranno incontrare le culture gastronomiche più disparate con il vino di ogni angolo del mondo. La cornice è quelle dei migliori ristoranti e hotel degli Emirati Arabi, che ospiteranno così lezioni e momenti di formazione, con i sommelier ed i wine experts del Golfo, ad un pubblico evidentemente di altissimo livello, ma presumibilmente ancora distante dalla cultura del vino. I momenti salienti dell’evento? Un barbecue interattivo e una degustazione di vini con Hattan Mattar, il primo master sommelier arabo al mondo, un tour di degustazione del Souk Madinat Jumeirah, un’esplorazione dei vini del Nuovo Mondo alla Hillhouse Brasserie e sfide di degustazione alla cieca, di vini italiani, al The Pangolin a Dubai l’Hilton Yas Island ad Abu Dhabi.
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