Gli italiani bevono meno, meglio e con un gusto più gourmande rispetto agli altri europei. È, in sintesi, il risultato di una recente ricerca Ispo, l’istituto di statistica diretto da Renato Mannheimer.
Condotta su un campione di 806 casi rappresentativi della popolazione maggiorenne, l’indagine rivela che il 92% degli intervistati beve poco ma bene, mentre solo il 4% ammette di alzare talvolta il gomito. Il 48%, addirittura, non beve affatto, mentre il 23% beve spesso ma in modo contenuto.
“In Italia si fa molta attenzione all’abbinamento dell’alcol, del vino in particolare, all’ottimo cibo che abbiamo”, ha commentato Mannheimer a www.winenews.tv.
I risultati della ricerca hanno sollevato qualche polemica da parte del Dipartimento di prevenzione e comunicazione del Ministero della Salute, che per voce del capo Donato Greco, ha mostrato di non gradire i dati “tranquillizzanti” riportati dal sondaggio.
Ma Mannheimer precisa: “la ricerca non vuole affermare che il problema dell’abuso, specialmente tra i giovani, non esiste, ma che è più contenuto rispetto al resto d’Europa”. Il professore Mannheimer chiude poi con una battuta che riassume il senso del discorso: “meglio meno, ma meglio, dicono gli italiani”.
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