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GLI UOMINI (68,5%) BEVONO PIÙ DELLE DONNE, MA MENO DEL 10% SI CONCEDE UN BICCHIERE DI TROPPO, SPECIALMENTE SE DEVE GUIDARE. ECCO I DATI DELL’INDAGINE FIPE

Sono meno del 10% coloro che si lasciando andare a un bicchiere di troppo. Gli uomini bevono più delle donne: il 65% dei maschi italiani consuma alcol in casa, il 68,5% fuori, mentre per il gentil sesso la percentuale si ferma al 52%. Ecco i dati salienti di una ricerca della Federazione degli Esercizi Pubblici (Fipe) sul consumo di alcolici in Italia, condotta intervistando un campione di 805 persone maggiorenni, presentata oggi a Rimini a “Pianeta Birra”.

Particolare attenzione, ovviamente, al tema “alcol e guida”: dalla ricerca emerge che a 7 italiani su 10 capita di dover guidare l’auto per andare al ristorante o in pizzeria, mentre è più occasionale la guida di un mezzo se la destinazione è la discoteca, segno che in quest’ultimo caso è frequente l’uscita collettiva. E proprio quando si deve guidare l’atteggiamento nei riguardi dell’alcol diventa più responsabile: il 33% non beve affatto, il 54% beve il giusto, mentre il 10% affida la guida ad altri, per non correre rischi. Interrogati sul tema della “tolleranza zero” del governo, cinque italiani su dieci giudicano i provvedimenti negativamente e considerano più efficaci misure come l’aumento dei controlli sulle strade (così per il 34%) e sanzioni severe a chi guida dopo aver esagerato con gli alcolici (così per il 29,5%). Un dato interessante riguarda anche il consumo di alcolici nei locali serali: il 44% degli intervistati, infatti, dichiara di consumare alcol quando frequenta discoteche o locali serali, mentre tra il restante 66%, più della metà non beve mai troppo.

La presentazione della ricerca è stata anche l’occasione per Edi Sommariva, direttore Fipe, per illustrare le richieste dell’organizzazione al mondo politico: “abolizione del divieto di somministrazione di alcolici dopo le 2 di notte; abbassamento del limite alcolemico allo 0,2 g/l soltanto per le categorie a rischio (giovani neopatentati, autisti professionali); introduzione del divieto di consumo di alcol nei luoghi diversi da quelli a ciò deputati (pubblici esercizi); strade più sicure; campagne mirate di educazione ai giovanissimi sui rischi dell’alcol”.

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