Il Sassicaia della mitica annata 1985 della Tenuta San Guido (in catalogo con tante altre grandi annate), i grandi Barbaresco e Barolo di Gaja, Luciano Sandrone, Comm. G.B. Burlotto, Giuseppe Mascarello, Bartolo Mascarello, Pio Cesare e Rinaldi, l’Amarone Classico delle Valpolicella di Bertani, e ancora il Flaccianello della Pieve di Fontodi, il Brunello di Montalcino di Biondi Santi, Il Poggione, CastelGiocondo (Frescobaldi) e Banfi, e grandi vini del Sud come l’Etna di Tenuta delle Terre Nere e di Tornatore, il Taurasi di Feudi di San Gregorio e non solo: sono tante le griffe italiane protagoniste della grande asta on line (iniziata l’11 marzo e che si concluderà in tre giorni, dal 22 al 24 marzo) firmata da iDealwine, leader mondiale delle aste di vini on line e prima casa d’aste di vini francese (che, nel 2020, ha realizzato il 42% delle aggiudicazioni di vini in tutta la Francia). Oltre 9.000 bottiglie, in catalogo dal valore stimato di 1,5 milioni di euro, per una “collezione privata di un appassionato intenditore” che “spicca per la varietà e la qualità delle bottiglie che si articolano in due sezioni principali: le mitiche cuvée della Borgogna e i grandi vini naturali, in particolare dello Jura”.
“Le bottiglie che compongono questa collezione sono state conservate in diverse cantine con una temperatura e umidità perfette. La maggior parte era conservata in una grande cantina sotterranea in terra battuta - spiega iDealwine nel seminterrato di un appartamento non lontano da Parigi. Il venditore ha costituito la sua collezione in parte tramite allocazione diretta dalle tenute, in parte rifornendosi dai rivenditori specializzati che frequentava regolarmente dagli anni ’90”. “Ho avuto la fortuna di acquistare molti grandi vini in un’epoca in cui i prezzi non erano ancora saliti alle stelle”, ha raccontato il proprietario alla casa d’aste. La selezione dei vini della Borgogna è di altissima qualità e include alcune delle tenute più ricercate dagli appassionati, come il Domaine d’Auvenay e il Domaine Leroy, Domaine Bizot, Arnaud Ente, Domaine Lignier, e annate da collezione, come il Vosne-Romanée 1964 di René Engel. Ma ci sono anche “molti dei vini naturali più ricercati al momento, come le cuvée delle tenute Bizot, Overnoy, Ganevat, Bruyère-Houillon, Richard Leroy, Bernaudeau, Thierry Allemand, Yvon Métras e del Domaine des Miroirs. Da oltre dieci anni infatti il venditore si interessa ai vini naturali, in particolare quelli prodotti da Richard Leroy. Non per questo, però, la sua cantina è monotematica: troviamo cuvée di Jean-Louis Chave (Hermitage), di celebri tenute di Bordeaux (Petrus e Château Mouton Rothschild) e del Domaine de la Grange des Pères (Languedoc)”.
Oltre, come detto, a tanti grandi nomi italiani. “Questa cantina è il sogno di ogni intenditore: ritroviamo le migliori cuvée di ogni Regione, non necessariamente le più care o le più famose, ma piuttosto quelle prodotte dalle tenute più ricercate dai veri appassionati. Questa “collezione privata” include 9.000 bottiglie ed è stimata a 1,5 milioni di euro: ci sono tutti gli elementi perché diventi la migliore asta mai registrata su iDealwine!”, ha detto il Ceo della casa d’aste, Cyrille Jomand.
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