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IL BRUNELLO DI MONTALCINO SPICCA IL VOLO NEGLI USA: AUMENTA DELL’8% L’EXPORT OLTREOCEANO DEL PIÚ NOTO ROSSO TOSCANO, NONOSTANTE IL DOLLARO IN NETTA FLESSIONE SULL’EURO

Italia
Bottiglie della Castello Banfi, una delle aziende leader del Brunello di Montalcino, un cult nel mondo

Non c’è dollaro debole o super-euro che tengano: gli americani non rinunciano al Brunello di Montalcino. Nel 2003 l’export del più noto rosso toscano nel mercato statunitense è aumentato dell’8% (la quota del Brunello esportato oltreoceano passa così dal 24 al 32%), nonostante un generale rallentamento del “made in Italy” sul mercato americano a causa del dollaro in netta flessione sull’euro. Gli estimatori americani dimostrano quindi un interesse immutabile per il vino di Montalcino, confermato dal successo del recente road show negli Stati Uniti del Consorzio del Brunello, che ha visto a New York e Los Angeles la partecipazione di tutti i più importanti operatori e opinion leader americani.

Spiega Stefano Campatelli, direttore del Consorzio del Brunello: «Questo risultato è ancora più importante se si tiene conto che si tratta di un fenomeno in controtendenza: malgrado la tempesta valutaria uno dei pochi settori che tiene nell’export verso gli Usa è quello del vino italiano, ed in particolare il Brunello di Montalcino continua ad esercitare un forte interesse sul mercato».

Cresce intanto l’attesa per le nuove annate: il Brunello 1999, insieme alla Riserva 1998, saranno presentate in anteprima il 13 e 14 febbraio a Montalcino con “Benvenuto Brunello”, evento internazionale per giornalisti ed operatori. Intanto gli ultimi dati confermano l’ottimo andamento del distretto del Brunello di Montalcino, che nel 2003 ha realizzato 143 milioni di euro di business.

La produzione totale del distretto di Montalcino è di 13 milioni di bottiglie: 6 milioni quelle di Brunello, 3,5 milioni quelle di Rosso di Montalcino, a cui si aggiungono 1 milione di bottiglie di Sant’Antimo e 60-70.000 di Moscadello (di cui viene prodotta principalmente la tipologia Vendemmia Tardiva). Per il resto (circa 3 milioni di bottiglie) i vini di Montalcino hanno una denominazione Igt. L’export tocca quota 64% (in particolare gli Usa sono il primo mercato, a seguire ci sono Svizzera, Germania, Canada e Austria). Quotazioni record anche per i valori fondiari, che registrano aumenti fino al 40-50% sul 2002: un ettaro di vigneto di Brunello, secondo un’indagine effettuata dall’Istituto Nazionale d’Economia Agraria (Inea), ha raggiunto oggi un valore di 350.000 euro (ma talvolta i valori reali salgono anche a 4-500mila euro).
I viticoltori di Montalcino sono 230 - di cui 172 imbottigliatori. Gli ettari a vigneto nel territorio sono 3.000, di cui 1.800 sono iscritti all’albo del Brunello. Notevoli anche le cifre che si muovono intorno al Brunello: il territorio di Montalcino registra 80 milioni di euro di indotto nel turismo e nel terziario, con un flusso di oltre 900.000 turisti all’anno.

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