La spinta verso un turismo “sicuro” e di prossimità che sfugge al caldo africano che sta assediando l’intera Penisola e la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane fa volare le vacanze “green” degli italiani. Sono 8 milioni (+3%) le persone che hanno scelto una “fuga” tra campi, parchi e oasi naturalistiche nel periodo di Ferragosto secondo un’analisi di Coldiretti-Ixè, che sottolinea come l’incremento dei vacanzieri nazionali compensa solo parzialmente l’assenza degli ospiti stranieri, bloccati a causa della risalita dei contagi e dal diffondersi delle varianti nonostante il green pass. Grande protagonista delle vacanze verdi, sottolinea la Coldiretti, è l’agriturismo dove, dopo le difficoltà causate dalle chiusure, ha ripreso a pieno ritmo un po’ ovunque la ristorazione, assieme all’accoglienza, grazie alla maggiore capacità di garantire il distanziamento sociale anche a tavola con la disponibilità di ampi spazi all’aperto.
Basti ricordare che appena lo 0,3% delle denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail in Italia riguarda l’agricoltura.
A disposizione dei turisti, sottolinea la Coldiretti, ci sono oltre 24.000 attività agrituristiche in grado di offrire un potenziale di più di 262.000 posti letto e 462.000 coperti per il ristoro, oltre a 11.600 piazzole per l’agricampeggio e oltre 1.500 attività di fattoria didattica per i più piccoli.
Gli agriturismi hanno incrementato l’offerta di attività, dal pranzo sul plaid con i piedi sull’erba, all’agri-aperitivo a bordo piscina o tra i filari, ma c’è anche chi si è attrezzato per ospitare i commensali nel granaio o sulle balle di fieno nell’aia o ha organizzato cene romantiche tra i vigneti. Proposte che vanno ad aggiungersi servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking o attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina e wellness. L’agriturismo è apprezzato anche per gli acquisti dei souvenir alimentari delle vacanze in frantoi, malghe, cantine, aziende agricole dove sono offerti prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori.
“L’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza made in Italy post Covid perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle campagne italiane per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento - sottolinea Diego Scaramuzza, presidente Terranostra - in quasi due Comuni italiani su tre sono presenti strutture agrituristiche con una netta prevalenza dei piccoli Comuni dove nasce il 92% delle tipicità agroalimentari Made in Italy”.
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