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IL CHIANTI CLASSICO, UN VINO E UN TERRITORIO UNICI AL MONDO, SI CONFERMA LA META PREFERITA DELL’ENOTURISTA: LO RIVELA UN SONDAGGIO A CURA DI WINENEWS/VINITALY CHE VEDE AL SECONDO POSTO LA SICILIA E AL TERZO LE LANGHE

Italia
Uno scorcio dei vigneti del Chianti Classico

La morbida allure del Chianti Classico, la solarità e l’accoglienza della Sicilia, il fascino tradizionale delle Langhe; e ancora i distretti di Montalcino, Montepulciano e San Gimignano in Toscana, il Trentino, il Collio e l’Alto Adige: sono queste le mete scelte dagli amanti del buon bere che decidono di mettersi in viaggio in questa stagione, tradizionalmente ricca di eventi legati nel segno del wine & food. Ecco i risultati del sondaggio realizzato da www.winenews.it, uno di siti più cliccati dagli appassionati italiani, e Vinitaly (www.vinitaly.it), appuntamento enologico di livello internazionale, al quale hanno risposto 1.137 enonauti.

Le intenzioni degli amanti del buon bere per un week-end in questo periodo parlano chiaro: al primo posto tra le mete preferite spicca il Chianti Classico (21% delle preferenze); con le sue colline punteggiate di vigneti, cipressi e borghi medioevali, i paesaggi del Chianti sono ormai diventati il simbolo di una Toscana amata e vagheggiata dai turisti di tutto il mondo, scelta dagli eno-appassionati anche in virtù di un perfetto connubio tra grandi vini, istanze paesaggistiche e storiche, perfetta ospitalità ed eventi culturali. Al secondo posto (17%) si piazza la Sicilia, che offre la possibilità di coniugare le cantine più antiche alle protagoniste della nouvelle vague enologica dell’isola, a cui si aggiungono la grande accoglienza, la multiforme cucina, gli splendidi siti archeologici e il mare. Al terzo posto (12%) le Langhe, ovvero uno dei luoghi-mito dell’enologia italiana, meta imprescindibile, almeno una volta nella vita, per tutti coloro che vogliono confrontarsi con le denominazioni più importanti della storia del vino nazionale. A seguire, troviamo i distretti eno-gastronomici toscani (11%), ovvero Montalcino, Montepulciano e San Gimignano, che restano tra i più amati nella classifica dei wine travellers. A pari merito con il 9% delle preferenze, si piazzano Trentino, Collio e Alto Adige: perfette location per chi ama grandi bollicine, vini di nicchia e temperature fresche e piacevoli, soprattutto in vista della ormai prossima estate. Il restante 12% degli appassionati si divide tra una variegata scelta di mete: dalla Franciacorta all’Umbria, dal Salento alla Campania, dalla Maremma alla Sardegna.

Ma cosa amano fare gli appassionati quando visitano una cantina? In primo luogo le classiche degustazioni (29%): del resto, il motivo principale per cui ci si reca in azienda è assaggiare i vini, meglio se in compagnia dell’enologo (o comunque di personale preparato e competente), che può spiegare, raccontare e rispondere a domande e curiosità. Molto gettonate (22%) le visite guidate, in cantina e in vigna, alla scoperta dei segreti che stanno dietro alle bottiglie. Anche l’incontro con il produttore (13%) è uno dei desideri più sentiti dagli enonauti, che amano conoscere la faccia e la voce di chi sta dietro alle etichette che bevono. Graditi anche i corsi di cucina (8%), di abbinamento cibo-vino (7%), di assaggi di prodotti tipici (5%). Ma non ci sono solo i piaceri della carne: gli enonauti in cantina amano anche trovare concerti e attività destinate ai bambini.

Oltre a visitare le cantine, gli eno-appassionati in vacanza si dedicano alla scoperta del territorio: visitano monumenti, chiese e castelli (18%), frequentano musei e mostre d’arte (16%), sperimentano nuovi ristoranti (15%). Ma ciò che amano in particolar modo (23%) è andare in giro alla scoperta del territorio, visitando borghi e paesi, godendosi i paesaggi, magari lasciandosi sorprendere da luoghi imprevisti. Non disdegnano lo shopping (14%): in particolare amano acquistare bottiglie e prodotti gastronomici tipici, per continuare a gustare i sapori della vacanza anche dopo il rientro. Ma c’è anche chi si dedica alla forma fisica - con escursioni e trekking - e chi frequenta corsi di cucina.

Ecco infine il ritratto degli enonauti che hanno risposto al sondaggio di WineNews: appassionati del buon bere e del buon cibo, hanno una grande dimestichezza con le nuove tecnologie ed una quotidiana frequentazione di internet. Sono in maggioranza maschi (76%), il 45% di loro ha un’età compresa fra i 35 e i 50 anni, hanno un elevato titolo di studio (l’85% ha conseguito il diploma di scuola media superiore o la laurea) e godono mediamente di un buon livello socio-economico.


Focus: La case history del Chianti Classico, dove le cantine si trasformano in hub del vino, luoghi polivalenti non solo per visite e degustazioni, ma anche cooking class, food corner, mostre d’arte e concerti

Quando la cantina va oltre la cantina, ed il vino oltre il vino, per far sì che gli amanti del buon bere possano immergersi nella sua cultura: è la case history del Chianti Classico, dove le cantine si trasformano in hub del vino, luoghi polivalenti che propongono non solo visite e degustazioni in senso classico, ma anche mini corsi sul vino, lezioni di cucina, assaggi di prodotti tipici, ospitano mostre d’arte e concerti musicali. E da qui, per gli eno-appassionati il passo è breve verso la scoperta di tutto il territorio, con i suoi monumenti, chiese, castelli, musei, ristoranti e paesaggi. Dal 1 al 12 giugno, oltre 350 cantine del Chianti Classico apriranno le loro porte agli eno-appassionati per “Chianti Classico è” (www.classico-e.it), la kermesse promossa dal Consorzio Vino Chianti Classico che mette in mostra tutto il territorio del Gallo Nero con un ricco cartellone di eventi nel segno del grande vino toscano.

Se un tempo la cantina era il luogo prediletto per la degustazione dei propri vini preferiti accompagnata dal racconto dei vignerons e dalla possibilità di vedere concretamente come quei vini prendono vita, oggi gli eno-appassionati mostrano un interesse crescente per tutto ciò che al vino ruota intorno e si lega direttamente o indirettamente al suo consumo (dalla cucina al saperne di più su come degustare al meglio un vino, con gli accessori giusti e grazie ad una prima infarinatura sulle regole di base da seguire). Ma non solo, perché gli amanti del buon bere sono sempre più interessati anche alla storia passata e presente di un vino, che vuol dire conoscere ad esempio le pratiche che adottano oggi le cantine per produrre i propri vini. E sono sempre di più le cantine che aprono le porte per fornire tutte queste informazioni attraverso incontri, seminari, laboratori, organizzando eventi più ampi per un’esperienza a 360°, seria ma piacevole, dove il vino è il protagonista, ma gli eno-appassionati possono partecipare a tante attività, riscoprendo quel valore intrinseco di convivialità e piacere che è proprio del bere un vino.

Per 12 giorni con “Chianti Classico è” il distretto del Gallo Nero sarà animato da eventi di ogni tipo, tutti all’insegna del grande vino toscano. A Gaiole in Chianti le massaie stanno già affilando i coltelli per la sfida che le vedrà confrontarsi con due chef stellati, mentre a Radda e Castellina si preparano a presentare i loro vini nelle antiche vie del paese e San Casciano Val di Pesa abbinerà il suo Chianti Classico e quello di Tavarnelle e Barberino agli Street Food provenienti da tutta Italia per una celebrazione dei 150 anni del Belpaese con i suoi prodotti più autentici.

Già dal 1 giugno sarà possibile visitare le oltre 350 aziende del Chianti Classico e gli eventi organizzati in alcune di queste; il 2 giugno a San Casciano arrivano da tutta Italia i migliori “Street food” del nostro paese che per quattro giorni saranno abbinati ai vini dei comuni di Barberino Val d’Elsa, S. Casciano e Tavarnelle in Val di Pesa in collaborazione con l’Associazione Streetfood. Panzano in Chianti e i suoi vini accoglieranno la “cena della vacca intera” dove il macellaio poeta Dario Cecchini servirà l’amata “ciccia” secondo il principio che ogni parte dell'animale è buona e va usata al meglio. E poi seminari all’antico convento di Santa Maria al Prato a Radda in Chianti dove l’Aglianico sfiderà il Sangiovese, degustazioni tra le antiche volte di Castellina e le vie del borgo di Radda, pic nic su prati di antiche ville, laboratori sull’olio DOP del Chianti Classico, musica, arte in cantina e tanto altro. Gran finale della manifestazione a Gaiole in Chianti dove le massaie del paese sfideranno i due chef stellati Marco Stabile (Ora d’aria - Firenze) e Marco Bistarelli (Il Postale - Perugia) che reinterpreteranno i piatti della tradizione chiantigiana proposte dalle signore di Gaiole.

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