IL FUMETTISTA SPAGNOLO PRADO FIRMA L’ETICHETTA DEL SAGRANTINO. A MONTEFALCO, DAL 22 AL 25 SETTEMBRE, E’ DI SCENA LA “SETTIMANA ENOLOGICA”

E’ Prado, fumettista di fama internazionale, a creare l’etichetta simbolo del Sagrantino di Montefalco 2002. Dopo Vittorio Giardino, Lorenzo Mattotti, Sergio Toppi e Horacio Altuna, per l’annata 2002 (che sta entrando in commercio), è lo spagnolo Miguelanxo Prado, fumettista di La Coruna, a firmare l’etichetta del famoso rosso dell’Umbria. L’opera di Prado affiancherà quelle degli altri quattro fumettisti già custodite nel Museo del “Sagrantino disegnato”, ospitato nel chiostro del complesso di Sant’Agostino, a Montefalco, cittadina che sta preparando la “Settimana Enologica” (22/25 settembre), che celebrerà la vendemmia 2002, che sta entrando in commercio, ma che non vedrà ai nastri di partenza dei “cru” importanti, tra cui il “25 Anni” di Caprai, la griffe che ha segnato il lancio del Sagrantino di Montefalco in Italia e nel mondo.


Focus - Un vino che diventa grande … anche nei numeri

Il Sagrantino di Montefalco comincia a crescere anche per volumi di produzione: tra due anni, con l’annata 2004, le bottiglie in vendita saranno 1,6 milioni. Solo 7 anni fa (annata 1998) i 5 Comuni della docg producevano poco più di 500.000 bottiglie. Negli ultimi tempi, dopo le attestazioni ai principali concorsi enologici, gli investimenti aziendali, i successi di cantine leader (Caprai e Colpetrone/SaiAgricola), il Sagrantino ha trainato il territorio verso un modello di sviluppo incentrato sul legame vino-turismo.

“Il Sagrantino è un vino diventato grande anche per volumi - spiega il sindaco di Montefalco, Valentino Valentini - l’annata nelle botti supererà abbondamente il milione e mezzo di bottiglie, andando a rispondere a una domanda di mercato sempre più forte”.

In 5 anni, il vigneto iscritto a docg è passato dai 100 ettari (dati 2000) ai 500 attuali. Una crescita che, per il momento, sembra non fermarsi: nel 2006/2007, gli ettari in produzione saranno oltre 600. Il Sagrantino, con la sua tipicità e il stretto legame con il territorio, è ormai nell’interesse di produttori e investitori. Dieci anni fa le etichette di Sagrantino di Montefalco erano appena 7/8, oggi sono 40.