La spending review corre tra i filari australiani, dove i grandi produttori, negli ultimi due anni, hanno dovuto affrontare la sfida - epocale - di dover ripensare la propria struttura produttiva e commerciale dopo che la Cina, primo mercato a volume e valore fino al 2020, ha imposto dazi superiori al 100% al vino importato dall’Australia. Va in questo senso anche il riassetto di Casella Family Wines, il primo produttore del Paese, proprietario del brand più conosciuto nel mondo del vino, Yellow Tail (che vale il 17% di tutto il vino australiano esportato nel mondo), che una settimana fa ha ufficializzato la cessione di 7.215 ettari vitati e 35 proprietà alla Southern Premium Vineyards, controllata dal gestore del fondo pensionistico canadese Public Sector Pension Investment Board, che possiede già 460 ettari di vigneti nella Coonawarra e nella Barossa Valley.
L’acquisizione amplierà il portafoglio di vigneti della Southern Premium Vineyards nei territori vitivinicoli dell’Australia del Sud, tra Clare Valley, Langhorne, Currency Creeks, Limestone Coast e la regione di Riverina. La partnership, come racconta il magazine “Drinks Trade”, prevede che, insieme ai vigneti, anche terreni, proprietà, impianti ed attrezzature passino alla Southern Premium Vineyards, che si impegna, per i prossimi anni, a fornire le uve a Casella Family Wines, assumendo direttamente la gestione dei vigneti e dei dipendenti. Con i proventi di questa operazione (non ancora svelati), Casella investirà sulla costruzione del brand e sulla crescita dei mercati, sia quello domestico che quelli internazionali.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024