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IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ZAIA DAL PROCURATORE DI SIENA CALABRESE: “GLI HO PRESENTATO IL DECRETO, E DATO DISPONIBILITA’, E HO CHIESTO DI CHIUDERE IN FRETTA UNA PARTITA CHE NON E’ SOLO DEL BRUNELLO, MONTALCINO E’ UN BIGLIETTO DA VISITA ...”

Italia
Nino Calabrese, a capo della Procura di Siena

Nella mattinata il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia ha incontrato il Procuratore della Repubblica di Siena, Nino Calabrese, che ha dato il via all’inchiesta sul Brunello di Montalcino. A renderlo noto è stato lo stesso Ministro, in una deliziosa conferenza stampa, tra le vigne della storica cantina di Montalcino dei conti Costanti, dove ha presentato ai media italiani il decreto ministeriale che sblocca le esportazioni del Brunello negli Stati Uniti.
“Ho portato - ha spiegato a WineNews, il ministro Zaia - il mio decreto al Procuratore, gli ho assicurato la mia massima disponibilità e, pur nel doveroso rispetto dell’attività della Magistratura, gli ho chiesto di chiudere velocissimamente la partita, perché non è una partita solo del Brunello e dei 256 produttori, Montalcino non è l’ultimo comune del mondo, ma un grande biglietto da visita e noi non possiamo permetterci che parta qualche “domino” strano”.
E il Procuratore, cosa Le ha risposto?
“Anche lui - ha continuato il ministro - ha le stesse preoccupazioni, si rende conto del fatto che non stiamo parlando di sicurezza alimentare, e questo dobbiamo dirlo a tutti i cittadini, ma stiamo parlando di una contestazione sul disciplinare che prevede il 100% di Sangiovese nella Docg …”.
E le analisi autorizzate dalla Procura per controllare la conformità del vino al disciplinare?
“Sono analisi volute e fatte dalla Procura in maniera personale e in totale autonomia come previsto dalla legge. Saranno poi gli interessati a porsi il problema se contestarle o meno”.
E, a chi dice, che non c’è una letteratura sufficiente per poter dare delle risposte basate solo sulle analisi … Ministro, cosa risponde?
“Se noi ragioniamo di analisi - risponde Zaia - si possono riempire tomi di giurisprudenza e di sentenze. Oggi abbiamo un riferimento che è l’Oiv, alla quale aderiscono 73 Paesi, che accettano le sue procedure enologiche e d’analisi. Ovviamente a tutt’oggi non esiste qualcuno che, a livello internazionale, possa certificare che da un bicchiere di vino qualsiasi - conclude il ministro - ci sia una strumentazione ed una procedura di analisi che dica da dove viene quel vino e che storia ha. Questo è impossibile”.

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