Eletto miglior destinazione enoturistica al mondo nel 2024 (con un aumento significativo del numero di mete anche nella “World’s Best Vineyards” 2024, con 11 cantine di cui 3 in “Top 50”), con una tradizione vinicola antichissima, grazie a ben 14 regioni vitivinicole, tra cui la prima regione delimitata e regolamentata, il Douro, riconosciuta Patrimonio Unesco nel lontano 2001 per i suoi vigneti terrazzati e la produzione di Porto, ma accanto alle Azzorre ed al Dão, dal Tejo alla Bairrada, che ne fanno il terzo Paese con la maggiore diversità di vitigni autoctoni - più di 250 varietà - su una superficie vitata di 190.000 ettari, il Portogallo punta forte sul turismo del vino. Una componente in crescita del turismo nazionale, e che sta svolgendo un ruolo cruciale nella qualificazione e diversificazione dell’offerta turistica (sotto i riflettori anche nel confronto con il turismo enogastronomico in Italia), e sul quale l’ente Turismo de Portugal con il “Programma d’azione per l’Enoturismo” lanciato dal 2019, ha sostenuto più di 80 progetti, con un investimento di oltre 94 milioni di euro, incluso la formazione di oltre 3.800 professionisti.
La conferma arriva dall’Incontro Nazionale dei Professionisti del Turismo del Vino (Enpe) 2025, il più grande incontro nazionale sul turismo del vino, punto di riferimento internazionale, che, il 30 gennaio, all’edizione n. 4 promossa dall’Associazione Portoghese del Turismo del Vino (Apeno), riunirà esperti, imprenditori, tecnici, decisori pubblici e altri professionisti legati settore al Sines Sea View Business & Leisure Hotel di Sines, nell’Alentejo, la regione tra Lisbona e l’Algarve, con un ricco patrimonio storico, culturale ed enogastronomico, considerata una delle più autentiche del Paese, al di fuori dai normali circuiti del turismo internazionale, singolare e autentica come i suoi vini, di cui è uno dei territori di grande tradizione del Portogallo.
Secondo la presidente dell’Apeno, Maria João de Almeida, “questo incontro è una grande opportunità per riflettere sul futuro dell’enoturismo portoghese e per rafforzare la nostra posizione come punto di riferimento nazionale e internazionale. Vogliamo concentrarci sull’innovazione, come l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nell’enoturismo (con l’intervento di Google Portogallo e Spagna, ndr, e sull’internazionalizzazione, per garantire la crescita sostenibile del settore”. Per il presidente dell’Ente regionale del turismo dell’Alentejo e Ribatejo, José Santos, “l’enoturismo è un elemento strategico una risorsa per l’Alentejo e il Ribatejo e per il Portogallo nel suo insieme. Investire in questo segmento significa creare valore, preservare l’autenticità delle nostre regioni e attrarre un turismo di qualità a vantaggio dell’intera economia”.
In particolare, il dibattito sull’importanza dell’internazionalizzazione dell’enoturismo sul mercato globale, riunirà i principali leader delle diverse regioni turistiche del Paese, dall’Alentejo e Ribatejo al Portogallo centrale, da Lisbona a Porto e il Nord, passando per l’Algarve. Tutti insieme e con l’intervento del pubblico, si confronteranno anche sulla “fiera perfetta per il turismo del vino”.
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