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IL RILANCIO DEL MADE IN ITALY: GLI AUTOCTONI PROTAGONISTI ASSOLUTI. BERE ITALIANO PER BERE BENE, PER BERE IL TERRITORIO: E' IL FIL ROUGE DEL SALONE DEL VINO DI TORINO (27/30 OTTOBRE). EVENTI: “TRE BICCHIERI”, “FORUM DEGLI AUTOCTONI”, CONVEGNI & DEGUSTAZIO

Tra polemiche sui prezzi, aggressioni sui mercati mondiali da parte dei Paesi emergenti, proposte di raffreddamento dell’Iva, crisi sussurrate e successi proclamati il vino made in Italy va alla ricerca di un rilancio. E anche il Salone del Vino, in programma dal 27 al 30 ottobre a Torino, si conferma osservatorio privilegiato per capire quale sarà il futuro delle cantine di qualità, piazza commerciale decisiva con la terza edizione del workshop internazionale, evento di comunicazione fondamentale anche grazie all’assegnazione in diretta dei “Tre Bicchieri” di Gambero Rosso-Slow Food, il massimo riconoscimento nazionale per le migliori bottiglie.

Protagonisti assoluti del Salone del Vino sono i vini da vitigno autoctono. Riconoscibilità, qualità e identità con il territorio sono oggi le atout che i vini italiani possono giocare sul mercato mondiale per battere la concorrenza. Lo dimostra lo studio dell’Osservatorio del Salone del Vino, che darà il via a tutte le iniziative attorno ai vitigni autoctoni.
QUindi le degustazioni. La prima degustazione - condotta da Marco Sabellico del Gambero Rosso - il 27 ottobre riservata ai buyers italiani; il 28 settembre degustazione per illustrare qualità e potenzialità dei vini da vitigno autoctono sarà riservata agli operatori stranieri; gli enoappassionati - che saranno i coprotagonisti del Salone del Vino 2005 - potranno assaggiare le bottiglie “più” italiane il 29 e 30 ottobre.

Ma parlare di autoctoni è anche calarsi all’interno dei problemi tecnici e delle prospettive economiche del vino made in Italy. Ed ecco che il 28 ottobre si affronteranno tre argomenti tutti centrati sugli autoctoni: un primo convegno cui partecipano gli assessori regionali all’agricoltura oltre ai responsabili delle politiche vitivinicole è dedicato al tema “Il Mercato delle produzioni autoctone: situazioni e prospettive”; un secondo forum è animato dal gastronauta Davide Paolini e si occupa de “Le casseforti del vino” per mettere a punto la situazione delle banche del germoplasma, quegli allevamenti sperimentali della vite che servono a conservare le specie viticole autoctone (questo appuntamento vede insieme, come organizzatori, Promotor International, Regione Piemonte e comitato Vinum Loci proprio per dare la massima visibilità al tema dei vitigni autoctoni); il terzo appuntamento, sempre centrato sugli autoctoni e sempre il 28 otobre, è il dibattito “Vitigni italiani tra autoctoni e tradizionali” che sarà animato da alcuni tra i più celebrati produttori ed enologi italiani. A condurlo sarà un altro protagonista del mondo del vino: Daniele Cernilli, curatore della Guida ai Vini d’Italia di Gambero Rosso Slow Food.

Il Salone del Vino è - si legge in una nota stampa - un momento alto di indagine sulle prospettive del settore, di formazione e di cultura del vino. In questa linea si inserisce il convegno, previsto per il pomeriggio di venerdì 28, in cui si parla della difesa dei marchi. La riconoscibilità sui mercati internazionali e la difesa del vino made in Italy passa attraverso una normativa di tutela delle denominazioni che sarà approfondita, su sollecitazione del gastronauta Davide Paolini, da alcuni dei massimi esperti di leggi e regolamenti commerciali internazionali. Di distribuzione si parla invece, il 28 ottobre, nel convegno “Grande distribuzione e vini di qualità: un matrimonio possibile?” che indaga anche attraverso le parole dei direttori marketing delle principali case vinicole e delle maggiori catene di supermercati le prospettive del vino di qualità nella distribuzione moderna e nelle grandi catene commerciali. E un tema di marketing viene proposto con la tavola rotonda: “La comunicazione dell’azienda vitivinicola: la parola chiave del vino” in programma il 29 ottobre a cura de L’Informatore Agrario.

Ma il fulcro del Salone del Vino 2005, dal punto di vista del business, rimane il workshop internazionale che offre alle cantine espositrici un’importante occasione di incontro con i maggiori buyers dei principali Paesi esteri, sia quelli dove la domanda di vino è consolidata sia quelli che stanno scoprendo adesso le bottiglie made in Italy.

Pur mantenendo intatto infatti il carattere di appuntamento esclusivamente professionale quest’anno - si legga ancora nella nota stampa - il Salone del Vino sarà aperto al pubblico il 29 e 30 ottobre: per gli enoappassionati sono in programma numerose degustazioni, incontri con i produttori e alcune occasioni di approfondimento legate agli altri temi che animano gli ormai famosi seminari del Salone del Vino. Ci saranno infatti presentazioni di libri e guide di argomento enoico, si affronteranno temi agricoli, verrà lanciato il concorso letterario “Bere il territorio” a cura dell’associazione Go-Wine, ci si potrà accostare ai corsi di degustazione dell’Onav per una full immersion nel pianeta vino.

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