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IL SASSICAIA HA UN "CUGINETTO", PRODOTTO SOLO PER POCHI INTIMI: E' IL TERZO ROSSO DELLA TENUTA SAN GUIDO DI BOLGHERI

Il Sassicaia, mitico “supertuscan” prodotto nella tenuta San Guido di Bolgheri, ha un “cuginetto”: si tratta di un nuovo vino rosso, questa volta a base di Sangiovese, che quest'anno è stato prodotto per la prima volta in quantità limitatissima, 7-8 mila bottiglie. Lo ha rivelato, a margine del premio Masi, il marchese Nicolò Incisa della Rocchetta, proprietario della tenuta San Guido. "Abbiamo fatto un vino, il terzo - ha spiegato Incisa della Rocchetta - che però venderemo solo localmente perché prodotto in quantità molto modesta. E’ fatto con un 80-90% di Sangiovese ed il resto Cabernet". Il creatore del Sassicaia ne ha parlato con discrezione, quasi come di un'iniziativa che debba rimanere segreta: “Non si dovrebbe neanche sapere - ha detto semiserio Incisa della Rocchetta - perché si sono create su questo vino aspettative a destra e a sinistra. Un cuginetto del Sassicaia? Vedremo - ha risposto l'imprenditore toscano - Penso però che resterà circoscritto solo alla zona di Bolgheri e al circondario, dove per il momento è stato venduto". Dopo il Sassicaia, giudicato nel 1972 dalla rivista Decanter il miglior Cabernet Sauvignon del mondo, e le cui migliori annate spuntano ormai quotazioni di diversi milioni di lire nelle aste, la tenuta San Guido aveva prodotto finora soltanto un altro vino, il Guidalberto, un uvaggio nel quale il Cabernet ha sempre parte preponderante anche se si sposa con il Merlot e il Sangiovese.

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