Per il Soave, uno dei bianchi italiani più bevuti ed amati al mondo, tra i tanti mercati di riferimento ce n’è uno con il quale il feeling è sempre più forte: il Giappone, al centro da tanti anni di un rapporto che non si ferma al mero aspetto commerciale, ma che indaga anche quello culturale e, ovviamente, culinario. E che sfocia nell’abbinamento perfetto, quello tra il bianco veneto ed il piatto più famoso del Sol Levante, il sushi, tanto che, da oggi al 31 ottobre, “in 100 ristoranti e wine bar tra i più esclusivi di Tokyo - come racconta a WineNews il direttore Consorzio per la tutela vini Soave e Recioto di Soave Aldo Lorenzoni - si berrà Soave. Saranno i ristoratori giapponesi, grazie ad una collaborazione ormai storica con molte delle nostre aziende, a promuovere i nostri vini nei loro locali, guidando i clienti con degustazioni e consigli”.
Due i canali operativi scelti dal Consorzio per rafforzare la conoscenza del vino Soave in Giappone: workshop per addetti ai lavori nelle giornate di permanenza dei produttori e mescita e degustazioni guidate per i consumatori nei due mesi a seguire, perché “nonostante il Giappone non sia il mercato estero più importante, è quello su cui lavoriamo da più tempo - continua Lorenzoni - tanto che qui la nostra comunicazione è già ad uno stadio avanzato: i wine lovers giapponesi non hanno bisogno di sapere cos’è il Soave, ma vogliono conoscere i diversi cru e le diverse aziende, qui siamo di casa ...”.
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