Una vita talmente ricca, intensa e sfaccettata, con ripercussioni non solo sul mondo del lavoro, ma anche sulla società e sull’etica, da meritare di essere raccontata in un film: la storia al cinema di Brunello Cucinelli - imprenditore umanista, filosofo, produttore di vino - porta la firma di due premi Oscar, il regista Giuseppe Tornatore ed il compositore Nicola Piovani (che firma le musiche). Il documentario “Brunello, il Visionario Garbato”, che esce nelle sale italiane il 9, 10 e 11 dicembre, racconta la vita di Cucinelli (che WineNews ha intervistato) - fondatore dell’azienda che porta il suo nome e simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo, capace di unire lavoro e filosofia - ripercorrendone la storia personale: la famiglia contadina, l’infanzia felice e intrisa di nostalgia, la giovinezza trascorsa al bar, a discutere di religione e filosofia, poi l’incontro con la moglie, l’impegno sul lavoro ed il successo internazionale degli ultimi anni.
Tornatore è stato scelto da Cucinelli perchè “Nuovo Cinema Paradiso” - con cui il regista italiano ha vinto l’Oscar come Miglior film straniero nel 1990 - è sempre stato il suo film preferito. Alla poesia di Tornatore si aggiunge quella di Nicola Piovani, altro vanto italiano che nel 1999 ha vinto l’Oscar con le musiche de “La vita è bella”, di Roberto Benigni. Due pesi massimi del cinema italiano per un film che non è solo la storia di Cucinelli, ma anche un manifesto della sua filosofia: “il cielo stellato sopra di me, e la legge morale dentro di me”, dice Cucinelli nel trailer dell’opera. Che, nelle sue intenzioni, rappresenta una testimonianza poetica per le future generazioni, affinché credano nei propri sogni. Lui nei suoi ha creduto fortemente, tanto da aver creato, praticamente da zero, un impero che dà lavoro a 9.000 persone nel mondo e che nel 2024 ha fatturato 1,2 miliardi di euro, promuovendo l’eccellenza del made in Italy. Ma anche sostenitore del Capitalismo Umanistico e dell’Umana Sostenibilità, ideali messi in pratica al Castello di Solomeo, a Solomeo, cuore della vita familiare ed imprenditoriale, fatto rinascere come “borgo del Cashmere e dell’Armonia”. Cucinelli è, infatti, un convinto sostenitore dell’idea che se si fanno lavorare le persone in luoghi belli e con dignità, anche i prodotti migliorano. Ecco perchè le sue fabbriche sono spazi curati e luminosi, con grandi finestre da cui poter guardare fuori, ecco perchè ha creato per i suoi dipendenti una biblioteca ed un teatro, ecco perché ha fondato la Scuola di Alto Artigianato Contemporaneo per le Arti e i Mestieri ed ecco perchè rinuncia a parte dei profitti per migliorare la vita delle persone che lavorano per lui, oltre a produrre tutto nel nostro Paese (al contrario di prestigiosi marchi del made in Italy) ed a pagare le tasse in Italia.
A Solomeo produce anche vino - 9.000 bottiglie, che nascono nei 5 ettari di vigneto-giardino, su 100 ettari complessivi, e che sono in vendita solo on line, con Fine+Rare, il riferimento mondiale per i collezionisti di fine wines - nella sua Umbria, terra di grandi vini, ma anche di San Francesco, che rappresenta da sempre una sua fonte di ispirazione. Riguardo al proprio vino (firmato dall’enologo Riccardo Cotarella) Cucinelli ha detto che “saranno sempre 9.000 bottiglie e non di più, ed il ricavato servirà per finanziare progetti di cultura e libri” (in particolare, la nascita di una grande biblioteca a Solomeo, ma non solo). Proprio sul vino italiano Cucinelli, intervistato da WineNews, ha detto che “come la moda, deve avere coraggio e scegliere la fascia che gli spetta: l’Italia deve produrre manufatti di qualità medio-alta, in tutti i settori, perché è questo che il mondo vuole da noi. E per avere futuro, dobbiamo crescere ancora in qualità, non solo nelle produzioni, ma alzando gli stipendi delle nostre maestranze e la qualità dei luoghi di lavoro”
Nel documentario - prodotto da Brunello Cucinelli Spa (anche come strumento di comunicazione e marketing, tanto che sarà distribuito in molti Paesi nel mondo) e MasiFilm, in collaborazione con Rai Cinema - è Saul Nanni ad interpretare il ruolo di un giovane Brunello Cucinelli, mentre nel cast troviamo anche Francesco Cannevale, Francesco Ferroni, Emma Fatone e Beatrice Carlani.
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