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IN CASA E FUORI CASA LA TOSCANA DEL VINO “GIOCA” DA SOLA. COME? WINENEWS LO HA CHIESTO AL “GURU” JAMES SUCKLING CHE HA MESSO A PUNTO LA “FORMULA DIVINO TUSCANY”: UN NETWORK DI CANTINE TOP CHE FANNO SISTEMA, FORTI DI UN TERRITORIO UNICO AL MONDO

Italia
James Suckling

La Toscana, territorio da sogno e di riferimento internazionale per un sofisticato stile di vita italiano, grazie alla sua storia, cultura, monumenti, paesaggio, identità, moda, città, territori, arte, cucina, cibo; il fatto di essere uno dei luoghi d’Italia più amati dai turisti di tutto il mondo; i suoi grandissimi vini; la crisi che si è fatta sentire più che in altri territori (anche se qui il valore aggiunto rimane più alto che altrove); la passione di uno dei critici più influenti del mondo che prende per mano la Toscana per portarla alla conquista del mondo (Asia e America Latina, mercati che potranno aprire un più roseo futuro al vino di tutto il mondo), con la creazione di un network di aziende (piccole, medie e grandi) che fanno l’immagine del vino toscano nel mondo, mettendo da parte rivalità anche storiche, ma ormai forse messe fuori gioco dalla criticità dei mercati, facendo sistema e, invece di mettersi a fare litigi per pochi clienti (per qualche bottiglia in questo o quel negozio), andando piuttosto a “seminare nei mercati del mondo”. Sono forse questi gli ingredienti che hanno portato alla creazione di una “formula Divino Tuscany” che cerca di andare alla conquista del mondo con la costituzione di questo network d’eccellenza enologica toscana, con la regia di James Suckling, ex senior editor e european bureau chief della rivista Usa “Wine Spectator” ed uno dei critici del vino più conosciuti al mondo - che a WineNews spiega come e perché - e Img (www.imgartists.com), una delle maggiori società del mondo organizzatrici di festivals di arte, spettacolo e lifestyle, puntando in casa (Firenze) e all’estero (mercati consolidati, nuovi o emergenti) su un target di clientela top, che si addice alle cantine che prendono parte al progetto (al quale, naturalmente, per accedere si deve pagare una “fiche” di ingresso di 10.000 euro, al netto del costo di tante altre spese a carico delle cantine). 50 cantine (famose e rinomate, storiche e moderne, di nicchia e di mercato, di origini contadine e nobiliari), di cui almeno 30 veramente di altissimo profilo mondiale: da Antinori alla Tenuta dell’Ornellaia, da Tenuta San Guido alla Fattoria di Felsina, da Ricasoli a Frescobaldi, da Castello Banfi a Ferragamo, dal Principe Corsini a Mazzei, da Petrolo a Casanova di Neri, da Tenuta di Biserno (Lodovico Antinori) a Il Palagio di Sting, da Poliziano a Tua Rita, da Ciacci Piccolomini d’Aragona a Valdicava, da Siro Pacenti a La Brancaia, da Eredi Fuligni a Fattoria La Massa, da Poggio Antico ad Allegrini (con le sue tenute di Bolgheri e Montalcino, Poggio del Tesoro e San Polo), dalla Fattoria dei Barbi alla Ruffino, da Tenuta San Filippo a Tenimenti d’Alessandro e Castellare di Castellina. Questa combinazione unica di vino, cibo, storia, cultura potrà essere sperimentata in Italia o nel mondo, dove la Toscana ha un’immagine importante nei mercati forti e tale da mettersi in gioco con Bordeaux, Borgogna, Champagne. Non resta, dunque, che augurare buon lavoro ad un progetto che WineNews sorveglierà con interesse, ed al quale non risparmieremo eventuali critiche, che, però, non saranno fatte in maniera preventiva. Tutte queste combinazioni potranno rendere “Divino Tuscany” uno degli eventi più memorabili ed esclusivi del vino del mondo? Lo vedremo. L’edizione numero 0 ha dato già qualche piccola indicazione, positiva (ad iniziare dai 350 collezionisti di altissimo livello mondiale, che hanno pagato 1.500 euro, agli eventi nell’evento, dalle locations al gradimento dei 53 produttori toscani per il progetto “Divino Tuscany”).

Focus - “Divino Tuscany” … Perché Firenze (in quanto massima espressione della Toscana nel mondo, ndr)
Firenze è una delle destinazioni internazionali più amate ed il centro della Toscana, regione considerata internazionalmente il riferimento per un sofisticato stile di vita italiano.
Ogni anno le principali testate di turismo collocano Firenze in vetta alle classifiche del gradimento dei viaggiatori internazionali: una nuova serie di aperture di hotel di prestigio, ristoranti, gallerie hanno creato lo scenario per un nuovo turismo di qualità.
In confronto ad altre città conosciute dagli appassionati di food & wine internazionali, Firenze è ben connessa al mondo, con voli diretti dagli Usa (su Pisa, 50 minuti da Firenze) ed dalle maggiori città d’Europa e del mondo, via gli hub di Amsterdam, Francoforte, Londra, Monaco, Parigi o Zurigo. I treni ad alta velocità collegano Firenze a Roma in 1 ora e 35 minuti, a Milano in 1 ora e 45 minuti ed a Venezia in 2 ore, posizionando anche virtualmente Firenze al centro Italia.
Lo stile e la qualità di vita espressi dalla Toscana sono spesso assimilati ad una forma d’arte ed il suo capoluogo né è il testimone. In Toscana trovano la loro seconda casa personaggi del cinema, della cultura e delle arti di calibro internazionale, in cerca di un nuovo equilibrio alle loro vite frenetiche.
Firenze è una città di dimensioni estremamente gestibili, con locations di bellezza unica, palazzi, giardini segreti e grandi artigiani. E’ la location ideale per creare una nuova tipologia di evento legato al vino ed alla cultura del territorio, elevandola a moderna forma di espressione culturale.
Firenze è la patria di alcune delle più antiche famiglie produttrici, le stesse che mercanteggiavano con i Medici oltre cinque secoli fa, accanto a nuove aziende che hanno ridisegnato la recente storia internazionale del vino italiano. Montalcino, Bolgheri, Chianti Classico e Montepulciano sono sinonimo di vini straordinari e grandi ambasciatori dell’Italia nel mondo.
Con l’elezione del nuovo sindaco, Matteo Renzi, 36 anni, la città sta vivendo un nuovo dinamico “momentum” ed ha attratto l’attenzione dei media internazionali che ne descrivono questo piccolo “nuovo rinascimento”.
Fonte: Divino Tuscany

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