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Italia, un Paese a prova di albero. Quelli monumentali crescono e toccano quota 4.288

Pubblicato il censimento condotto dal Ministero dell’Agricoltura. Il Ministro Lollobrigida: “valorizziamo lo straordinario patrimonio arboreo”
AGRICOLTURA, ALBERI MONUMENTALI, ITALIA, TERRITORIO, Non Solo Vino
Il Platano di Scopoli (ph: Università di Pavia)

Un patrimonio in crescita. Nel 2023 l’Italia può vantare ben 4.288 alberi monumentali, 320 in più all’anno precedente. A dirlo è il Censimento, condotto dal Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste che lo ha pubblicato sul proprio sito. Età, dimensioni, morfologia, rarità della specie o habitat per alcune specie animali, sono alcuni dei parametri considerati nell’elenco a cui si aggiunge l’importanza storica, culturale e religiosa, il rapporto con elementi architettonici e capacità di caratterizzare il paesaggio in termini estetici e identitari.
Tante le novità, da nord a sud del Belpaese. Tra i nuovi ingressi, c’è, ad esempio, l’Acero di Caronia, di 1.000 anni con una chioma che occupa sui 550 metri quadrati, tra i più grandi esemplari di acero montano d’Italia; il Castagno di San Francesco da Paola, dedicato all’eremita vissuto nel quindicesimo secolo, censito nel Comune di Presilano di Celico e riconosciuto monumentale per l’età e le dimensioni (1,2 metri di circonferenza), l’alto valore ecologico e la rarità botanica per fascia fitoclimatica. Ed ancora il Tiglio Sacro di Ospedaletto d’Alpinolo; la sughera di Montalto di Castro, con una la circonferenza di 520 centimetri e una chioma di 20 metri; la sequoia gigante di Villa Piazzo di Pettinengo, con un fusto della circonferenza di 894 centimetri; il Platano di Scopoli, piantato nel 1778 nell’Orto Botanico dell’Università di Pavia, alto 45 metri e con un tronco dalla circonferenza di 760 centimetri.
“Tuteliamo e valorizziamo lo straordinario patrimonio arboreo che contraddistingue l’Italia da Nord a Sud", osserva in una nota il Ministro Francesco Lollobrigida, ricordando il recente protocollo d'intesa siglato con l’Associazione Nazionale Forestali. Lo stesso Lollobrigida ha aggiunto come “il censimento e “l’inserimento degli alberi monumentali d’Italia nell’Elenco ufficiale rappresenta un’azione fondamentale di riconoscimento e tutela, che invita a conoscere il nostro territorio anche per far visita a questi “patriarchi verdi”, così importanti e caratterizzanti per il nostro paesaggio e le nostre comunità e di cui siamo orgogliosi”.

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