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L’“INCUBO DI SANTA MONICA” … COSÌ IL BLOG DI ROBERT PARKER DEFINICE LA DEGUSTAZIONE DEI “TRE BICCHIERI” GAMBERO ROSSO - SLOW FOOD, IN PROGRAMMA A LOS ANGELES PER MEZZOGIORNO, MA SLITTATA ALLE ORE 18, Dell'altro IERI PERCHÉ NON C’ERANO I VINI

Non ha portato bene la città di Los Angeles alla edizione n. 22 di “Italian Wines” l’assaggio dei “Tre Bicchieri” oltreoceano, che quest’anno includeva per la prima volta la capitale della west-coast. Sul forum di Robert Parker (http://dat.erobertparker.com/bboard/showthread.php?t=195987&page=1&pp=40) l’evento è stato rubricato senza tanti complimenti come “l’incubo di Santa Monica” e gli enoappassionati americani, cercando di raccontare ciò che è accaduto l’altro ieri a Los Angeles, non si sono di certo risparmiati in lamentele e battute come, solo per fare un esempio, il paragone con l’Alitalia, costruendo un acronico che suona: “Always Late In Takeoff Always Late In Arrival” (sempre in ritardo alla partenza sempre in ritardo all’arrivo) e sottolineando senza inutili giri di parole la vera e propria “figuraccia” fatta dalla macchina organizzativa made Gambero Rosso-Slowfood, costretta a far slittare l’evento in programma a mezzogiorno fino a dopo le ore 18 inoltrate.
Ma cosa è successo? Ne dà una versione lo stesso Gambero Rosso nella home page del suo sito (www.gamberorosso.it), spiegando che “a New York, c’è stato maltempo e i vini hanno perso un giorno di viaggio. Tutto questo dopo un lungo e inatteso stop alla dogana - controllo random - apertura di tutte le casse e verifica di tutte le etichette una per una”. Questo clamoroso ritardo ha costretto l’organizzazione a “reperire in loco quanto possibile”, recuperando “le bottiglie in loco”, cioè chiedendo “ai distributori locali, agli uomini all’Avana dei produttori, ai ristoranti” le bottiglie che non erano arrivate dalla Grande Mela.
“Una volta avvisata la stampa dell’accaduto al mattino presto, anche se le ore scorrevano inesorabili”, l’organizzazione ha “tenuto un contatto costante con il trasportatore” e, “finalmente, dopo le 18, la squadra del direttore dei banchetti del Fairmont Hotel, William Walker ha letteralmente paracadutato i vini, finalmente giunti a destinazione, al centro della sala del tasting”.
Tutto bene quel che finisce bene …

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