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L’OBIETTIVO È AMBIZIOSO: FAR DIVENTARE L’EDUCAZIONE ALIMENTARE MATERIA CURRICULARE NELLE SCUOLE. MA, INTANTO, FEDERALIMENTARE E IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE VANNO AVANTI CON “IL GUSTO FA SCUOLA”. ROSSI: “PER FARE CULTURA, NON PROIBIZIONISMO”

Non Solo Vino
Daniele Rossi dg Federalimentare

L’obiettivo finale è ambizioso: far diventare l’educazione alimentare materia curriculare nelle scuole. Ma, intanto, Federalimentare e il Ministero della Pubblica Istruzione hanno firmato un protocollo per il rilancio, nei prossimi 3 anni, del programma “Il Gusto fa Scuola”, che coinvolgerà 1,6 milioni di alunni in tutta Italia. “Dopo un test - spiega a WineNews Daniele Rossi, dg Federalimentare - dove abbiamo formato 150 referenti della Salute che a loro volta attiveranno circa 150.000 insegnanti su tutto il territorio nazionale (anche con il sito www.ilgustofascuola.it), siamo pronti alla nuova fase del progetto, che ha coinvolto le scuole primarie e medie, e presto passerà ai licei. L’idea è di affrontare l’educazione alimentare a 360 gradi, dal punto di vista della salute, ma anche come cultura materiale e territoriale del Paese, come tecnologia e scienza della produzione”. Un progetto finanziato al 50% dal privato (le imprese di Federalimentare) che, in sintesi, pagano le docenze, e al 50% dal pubblico (il Ministero), che mette a disposizione strutture e personale. “E una risposta “istituzionale” a chi pensa a tasse o prelievi fiscali su certi alimenti: così è proibizionismo, il nostro progetto è educazione”

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