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La cosmesi legata al vino diventa ecofriendly, grazie ad uno speciale forno a microonde per estrarre dai residui di produzione, come le vinacce, i polifenoli: il progetto di Acadermic, spin-off dell’Università di Genova

La cosmesi legata al vino diventa ecofriendly, grazie ad uno speciale forno a microonde per estrarre dai residui di produzione, come le vinacce, i polifenoli, le famose molecole “anti-età”, di cui vino e uve rosse sono ricchi, e che spopolano in creme, maschere e lozioni. L’idea è stata sviluppata da Acadermic (www.acadermic.it), spin-off dell’Università di Genova tra i 15 finalisti di “BioInItaly Investment Forum & Intesa SanPaolo StartUp Initiative”, il “talent” delle biotecnologie promosso da Assobiotec-Federchimica e Intesa San Paolo per aiutare le start-up italiane in cerca di investitori.
“Siamo già riusciti a portare sugli scaffali di alcune farmacie genovesi i primi prodotti cosmetici nati dalla vinaccia”, spiega Chiara Lacapra di Acadermic, “il nostro obiettivo era dare una seconda vita a questi residui vegetali che per le aziende vitivinicole rappresentano uno scarto difficile da smaltire, sia per una questione economica che ambientale: il problema sta proprio nei polifenoli che contengono al loro interno e che, a contatto col terreno, rischiano di “rubare” ossigeno alle piante”. I chimici farmaceutici dell’Università di Genova hanno quindi provato a fare di necessità virtù, estraendo i polifenoli con un comune forno a microonde modificato e dotato di sofisticati sistemi di controllo.
“Le microonde irradiano la vinaccia e fanno vibrare le sue molecole d’acqua, che per effetto della gravità cadono portandosi dietro molte sostanze attive, soprattutto polifenoli, che possono essere usate come ingredienti per la cosmetica. I prodotti che abbiamo ottenuto finora - sottolinea la ricercatrice - hanno una concentrazione di sostanze attive che è tre volte superiore a quella dei normali prodotti in commercio”.
In futuro la linea potrebbe ampliarsi ulteriormente, “perché questo metodo di estrazione dei polifenoli può essere applicato a qualsiasi scarto vegetale che contenga una sufficiente quantità di acqua: abbiamo già fatto esperimenti con melograno, mirtilli, salvia e rosmarino”.

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