L’olio extravergine di oliva (Evo) è uno degli alimenti più diffusi sulle tavole italiane, nonché uno dei pilastri della Dieta Mediterranea. La sua caratteristica principale è la biodiversità, che non ha eguali nel mondo, rappresentando un settore chiave dell’economia agroalimentare italiana. Inoltre, la sua versatilità gli permette di essere utilizzato in molti modi, dal condimento di cibi a crudo, come le insalate, a ingrediente imprescindibile per cucinare un numero di piatti potenzialmente infinito, a base di carne, pesce, pasta o verdura. L’olio Evo arricchisce e lega gli ingredienti del piatto che viene così completato come nessun altro grasso è in grado di fare, aggiungendo un aroma del tutto particolare. Per riconoscere l’importanza di questa eccellenza made in Italy nasce “Olio extravergine di oliva “Evo Masterclass”: nuovi percorsi didattici negli istituti alberghieri per un’eccellenza della cucina italiana”, progetto didattico ideato dalla Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri (Re.Na.Ia.), guidata da Luigi Valentini, e da Oleificio Zucchi, una delle più importanti aziende olearie in Italia, con sede a Cremona, presentato oggi a Roma all’Ipseoa (Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera) Vincenzo Gioberti alla presenza, tra gli altri, di Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, oltre che di Mirco Carloni, presidente Commissione Agricoltura della Camera, e Luigi Valentini, presidente della Rete Nazionale.
Questo progetto - si legge nella nota - nasce dalla consapevolezza che investire sulla formazione significa rafforzare la competitività del settore e preservare un patrimonio unico per valore e identità, e ha l’obiettivo di formare professionisti della ristorazione e dell’ospitalità capaci di valorizzare al meglio e in contesti diversi l’olio extravergine di oliva. “Evo Masterclass” propone un innovativo percorso didattico su questa eccellenza italiana da sviluppare all’interno del curriculum degli Istituti Professionali per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera rivolgendosi in particolar modo alle classi del triennio (3-4-5 anno) degli istituti alberghieri appartenenti a Re.Na.Ia.. Attraverso questo progetto, gli studenti acquisiscono competenze tecniche e culturali avanzate, tali da renderli ambasciatori dell’olio Evo, in un contesto internazionale sia come cuochi, operatori di sala competenti nel servizio, ma anche come sommelier dell’olio, blender esperti (cioè i futuri enologi “Evo Masterclass” dell’olio, ndr) e storyteller dei suoi valori, tangibili e non. Inoltre, “Evo Masterclass” si propone di sensibilizzare i giovani alle pratiche sostenibili di produzione e di uso dell’olio Evo - spiegano ancora i promotori del progetto - integrando la conoscenza storica e culturale con quella delle più moderne applicazioni gastronomiche e commerciali dell’olio Evo.
“Siamo estremamente contenti per la partenza di questo innovativo progetto didattico, tra i primi nel nostro settore a sancire una vera co-progettazione tra gli istituti alberghieri Re.Na.Ia. e un’azienda come la nostra - ha dichiarato Alessia Zucchi, ceo Oleificio Zucchi SpA - da sempre impegnata nella responsabilità sociale ed ambientale, con la promozione di buone pratiche nella certificazione della vera sostenibilità. L’Oleificio Zucchi coerentemente con la propria missione di promozione della sostenibilità e della cultura dell’olio extravergine d’oliva, offre ai docenti di tutti gli istituti alberghieri le proprie competenze e know how per sviluppare un progetto didattico rivolto agli Istituti Professionali per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera. Questo progetto si inquadra nell’ambito del protocollo di collaborazione che abbiamo siglato con la rete Re.Na.Ia. a garanzia della qualità e del successo del progetto stesso. E proprio in occasione dei nostri primi 215 anni (siamo nati nel 1810), mettiamo a disposizione di questi giovani tutta la nostra esperienza e la nostra cultura dell’olio extravergine di oliva, in un’ottica di crescita e formazione delle nuove generazioni”.
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