Scelta fatta, in attesa che possa diventare realtà, per un passo importante e atteso da parte del settore vitivinicolo francese e che arriva dopo mesi di colloqui per trovare la soluzione migliore, compresi quelli estivi tra il Ministro dell’Agricoltura francese, Marc Fesneau e il Commissario Europeo per l’Agricoltura, ormai ex dopo la nomina di Christophe Hansen, Janusz Wojciechowsky. La Francia ha notificato, oggi, alla Commissione Europea un sistema di riduzione definitiva del potenziale viticolo che costituisce la prima parte delle risposte alle difficoltà strutturali incontrate dal settore vitivinicolo. A comunicarlo, con una nota, è il Ministero dell’Agricoltura. Il sistema si basa anche sui risultati di un’indagine lanciata nel maggio scorso, per definire entità e priorità dei viticoltori per la riduzione definitiva o temporanea del potenziale viticolo. Sostenuto dalla gestione temporanea degli aiuti di Stato per l’Ucraina, il sistema notificato propone di finanziare l’estirpazione delle viti, con un importo fino a 4.000 euro per ettaro e un budget previsto di 120 milioni di euro che significano, di fatto, un massimo di 30.000 ettari di vigneti da sradicare. Con un premio di 4.000 euro per ettaro, i candidati all’estirpazione dovrebbero rinunciare alle autorizzazioni di reimpianto per le superfici estirpate e a non richiedere nuove autorizzazioni di impianto dal 2024 al 2029. Secondo il Ministero dell’Agricoltura, il sistema fornisce una risposta strutturale alla crisi di mercato incontrata dal settore agricolo, in particolare a causa della guerra in Ucraina, e contribuirà a bilanciare e calibrare meglio nel lungo periodo i volumi messi in produzione in relazione all’evoluzione dei consumi.
Il Ministro dell’Agricoltura, Marc Fesneau, ha postato su Facebook una dichiarazione, ricordando che “nel mese di febbraio, durante la crisi agricola abbiamo preso impegni. Oggi li manteniamo, dopo un lungo e paziente lavoro di discussioni con Bruxelles. La Francia notifica alla Commissione Europea una proposta, dotato di 120 milioni di euro, per ridurre il potenziale vinicolo. Si tratta di una risposta su vasta scala alle difficoltà strutturali dell’industria vitivinicola, a seguito del piano di emergenza da 80 milioni di euro messo in atto all’inizio del 2024 per alleviare le difficoltà economiche della filiera. Grazie ai viticoltori per aver partecipato al sondaggio di maggio, consentendo di mettere a punto procedure e volumi degli espianti previsti. Il settore vino è il nostro orgoglio. Preserviamolo”.
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