Il contrasto al granchio blu, una specie invasiva e dannosa per l’ecosistema marino dell’Alto Adriatico, passa per un’innovativa iniziativa: il progetto “Octo-Blu”, che prevede un ripopolamento dell’area colpita dal crostaceo “alieno” con paralarve di polpo destinate a contenere e controllare la sua diffusione, apportando benefici alla biodiversità ed alla sostenibilità ambientale. L’esperimento, promosso dall’Università di Bologna e finanziato dal Feampa (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura), è stato annunciato, nei giorni scorsi, a Goro, un porto peschereccio al confine Nord-Orientale della vasta area protetta del Parco Regionale del Delta del Po, dalla Regione Emilia-Romagna.
La Regione ha attivato una collaborazione istituzionale con l’Università di Bologna attraverso il centro universitario di produzioni ittiche di Cesenatico per la realizzazione di un progetto pilota, che intende sviluppare un processo di riproduzione in cattività del polpo. Saranno successivamente identificati specifici siti di rilascio strategico. Le zone comprese in un tratto della Riviera Romagnola da Ravenna a Cattolica, potranno essere scelte in base a specifiche esigenze di abbondanza di granchio blu e alla presenza di habitat idonei per i polpi. Durante tutto il periodo della durata del progetto verrà eseguito un costante monitoraggio e controllo delle attività svolte, per garantire il rispetto delle tempistiche e dei risultati attesi. La verifica dei risultati potrà avvenire conducendo monitoraggi regolari nelle aree di rilascio per valutare la presenza e la distribuzione dei polpi rilasciati e del granchio blu.
“È in corso una vera e propria emergenza economica e sociale, con decine e decine di famiglie che rischiano di perdere quella che è la loro fonte di reddito principale - hanno sottolineato il Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale e l’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi - come Regione non abbiamo mai fatto mancare il nostro appoggio a queste comunità e continueremo a sostenerle e aiutarle”.
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