LA MASI, DALL’AMARONE AL BRUNELLO: SANDRO BOSCAINI INSIEME A RIVELLA E MEREGALLI NEL TERROIR DI MONTALCINO

Stando ai rumors del mondo del vino, la cantina veneta Masi, tra le più conosciute ed apprezzate griffe dell’Amarone della Valpolicella, starebbe per affiancarsi alla già collaudata “coppia” costituita da Ezio Rivella e da Giuseppe Meregalli che, dal 2001, è proprietaria di una tenuta nel territorio del Brunello di Montalcino. L’enologo-manager Ezio Rivella (tra i principali creatori dell’impero della Castello Banfi) aveva acquistato nel 2001 oltre 60 ettari (oltre ad un bellissimo casolare, Pian di Rota) nell'area sotto il trecentesco Castello della Velona: in questa “avventura” Ezio Rivella era accompagnato da Giuseppe Meregalli, titolare di una società di distribuzione tra le più grandi e famose d’Italia (e peraltro già in affari con Rivella). Nel lanciarsi in questa nuova sfida, Ezio Rivella aveva spiegato che nella realtà vitivinicola di Montalcino c’erano dei piccoli spazi di nicchia che in futuro potevano essere coperti benissimo con questa nuova impresa. Adesso, Sandro Boscaini della Masi starebbe per entrare nella società, per cominciare a produrre Brunello di Montalcino. Sandro Boscaini è già in partnership nel marchio Serego Alighieri, insieme al conte Pieralvise di Serego Alighieri, discendente di Dante. Questi fa il vignaiolo a Gargagnago in Valpolicella, nella tenuta che fu acquistata nel 1353 da Pietro I, figlio del sommo Poeta: da allora i suoi discendenti, dopo venti generazioni e molteplici vicissitudini, sono tuttora qui. Masi e Serego Alighieri hanno recentemente acquistato in società 80 ettari di terreno destinati a vigneto a Cinigiano, ai limiti della Maremma e ai confini di Montalcino, nella doc Montecucco.