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La Nazione Siena

Sul Brunello si continua a investire … Montalcino: trattative con aziende di Emilia e Veneto per acquisire i vigneti. Che potrebbero ampliarsi… Il Brunello continua ad attrarre l’interesse degli investitori. Un territorio che si è difeso bene dalla pandemia anche grazie a due annate eccezionali come la 2015 e la 2016 e dove i vigneti (il cui valore è in crescita) restano al centro di vivaci trattative di mercato. Da quanto apprende il sito Winenews.it, solo nelle ultime settimane si sono concretizzati tre7quattro passaggi di mano. Uno ha riguardato la tenuta Scopone, della famiglia Genazzani, realtà di 11 ettari di terreno complessivi di cui 3m5 vitati a Brunello di Montalcino, che sarebbe stata acquisita da un imprenditore dell’Emilia Romagna attivo nella distribuzione dei prodotti enogastronomici negli aeroporti, mentre l’altro ha visto il Paradisone – Colle degli Angeli, 3 ettari complessivi di terreno di cui 2 vitati e 0,8 a Brunello di Montalcino, della famiglia Locati, acquisita dall’Azienda Agricola e Vitivinicola Novello, di proprietà di imprenditori veneti attivi nel campo dell’edilizia. Piccole operazioni, a cui potrebbero seguirne a giorni altre. E non sono solo i valori ad essere destinati a salire ancora, ma pure, fisicamente, gli stessi vigneti. Che, magari, nei prossimi anni, anche per contrastare l’universale riscaldamento climatico, potrebbero “spostarsi”, almeno in parte, e solo per alcune aziende, alla base della collina a piramide nel centro della Toscana, un po’ più in alto rispetto ad adesso. Ovviamente dentro il territorio comunale (l’allargamento a San Giovanni d’Asso non rientra nel disciplinare del Brunello) come prevede il disciplinare e all’interno delle norme sulle autorizzazioni di impianto. Diverse aziende, stando ai rumors WineNews, hanno ancora in portafoglio diritti di impianto che vanno convertiti piantando i vigneti entro il 2023, o saranno definitivamente persi. Se non possono essere piantati e registrati nuovi ettari a Brunello, perché l’Albo è chiuso, ciò che invece alcune cantine starebbero facendo è piantare vigneti con tutte le caratteristiche per poterlo essere, a partire dal 100% Sangiovese, ad altitudini maggiori rispetto ai vigneti già produttivi di proprietà. Oggi, intanto convegno su “Il distretto del Brunello” nel complesso monumentale di Sant’Agostino al quale partecipano responsabili di Banco Bpm, il sindaco Franceschelli e Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio.

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