02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
ATTUALITÀ

“La Sicilia assetata non può più aspettare”: siccità, monta la protesta degli agricoltori

Oltre 20.000 scesi in piazza a Palermo davanti alla sede della Regione. Coldiretti: “occorrono misure immediate per sostenere le aziende colpite”
AGRICOLTURA, PALERMO, SICCITA', SICILIA, Non Solo Vino
La protesta degli agricoltori in Sicilia (ph: Coldiretti Sicilia/Facebook)

La situazione per gli agricoltori che operano in Sicilia continua ad essere grave e preoccupante per il futuro. I motivi sono ben noti, e li abbiamo riportati anche su WineNews ed interessano una Regione protagonista, a tutti gli effetti, di un vero e proprio “Rinascimento” del vino ma che, in generale, grazie al comparto agricolo (che di riflesso ne “smuove” anche altri, turismo ma non solo), è un motore economico fondamentale grazie a numerose eccellenze, dalla frutta agli ortaggi, che finiscono nelle tavole di tutto il mondo. Ma per continuare a lavorare bene c’è bisogno di acqua e la Sicilia è alle prese con una situazione complicata dal punto di vista idrico. WineNews aveva appreso, da più fonti qualificate, che la Regione Siciliana ha 29 bacini idrici, ma di questi sono soltanto 5 quelli utilizzati. Un problema ben noto, tanto che sembra inappropriato parlare di “emergenza”, ma piuttosto di “incoscienza”. Le complicazioni riguardano le interconnessioni con le dighe, la perdita di acqua che non viene raccolta, i bacini, appunto, che non sono in funzione. Ora, però, è arrivato il momento delle proteste e oggi oltre 20.000 agricoltori e allevatori sono scesi in piazza a Palermo per chiedere interventi immediati contro una siccità devastante, che, spiega Coldiretti, è “causata dal clima e da anni di incuria, che ha praticamente azzerato i raccolti e fa strage di animali nelle stalle, rimasti senza acqua né cibo. Una grande adunata del popolo delle campagne che ha invaso le vie della capitale isolana per riversarsi davanti a Palazzo d’Orleans, sede della Regione Siciliana, che Coldiretti Sicilia indica come prima responsabile della drammatica situazione. Gli effetti della mancanza di pioggia sono stati, infatti, aggravati dall’immobilismo delle istituzioni locali rispetto alla necessità di effettuare gli interventi necessari per garantire la disponibilità di acqua, tra strutture e tubazioni fatiscenti che disperdono anche quella poca presente”. Sui cartelli dei manifestanti, che si sono messi in moto da tutte le province, si legge frasi come “Stiamo macellando anni di lavoro”, “La Sicilia assetata non può più aspettare”, “Senza agricoltura non c’è cibo”, ma ci sono anche striscioni e migliaia di bandiere. “Per salvare quello che resta dell’agricoltura siciliana - sottolinea Coldiretti -occorrono misure immediate per sostenere le aziende colpite dalla siccità e dal conseguente rincaro di tutti i costi di produzione, letteralmente triplicati, a partire dal prezzo dei foraggi per dare da mangiare agli animali, ma anche della stessa acqua, con le bollette che hanno raggiunto cifre astronomiche. Coldiretti, assieme a Bonifiche Ferraresi, Consorzi Agrari d’Italia e Fedana, si è attivata per portare alle stalle dell’isola fieno per gli animali, un milione e mezzo di chili necessari per permettere alle aziende di andare avanti almeno per qualche altro giorno”. La scorsa settimana, intanto, è arrivata una prima boccata di ossigeno, con il Ministro dell’Agricoltura che ha annunciato lo stanziamento di 15 milioni di euro per aiutare gli agricoltori : “ma la sopravvivenza del settore - conclude Coldiretti - è legata a una corsa contro il tempo per far arrivare i finanziamenti alle stalle e consentire di acquistare quanto necessario per salvare gli animali”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli