LA VENDEMMIA E' A FORTE RISCHIO SENZA NUOVI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI: IL GRIDO D'ALLARME E' DEL PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA AUGUSTO BOCCHINI, CHE CHIEDE AL MINISTRO DEL WELFARE ROBERTO MARONI NUOVE QUOTE

La vendemmia 2004 è in pericolo per la mancanza di lavoratori extracomunitari. A lanciare l'allarme é il presidente della Confagricoltura Augusto Bocchini che chiede al Ministro del Welfare, Roberto Maroni, nuove quote per far fronte all'imminente campagna di raccolta.

Le quote di lavoratori extracomunitari e neocomunitari, già autorizzate con appositi provvedimenti per il 2004, risultano infatti praticamente esaurite almeno nelle zone dove, invece, sussiste un maggiore fabbisogno di manodopera, in particolare Veneto, Emilia Romagna, Marche. Secondo stime dell'organizzazione degli imprenditori agricoli il fabbisogno di lavoratori da destinare alle attività di raccolta ammonta ad almeno 15.000 unità.

"E' inaccettabile - denuncia Confagricoltura - che le aziende si trovino costrette a dover scegliere tra la rinuncia al raccolto e l'utilizzo improprio del fattore lavoro". Per l'organizzazione, quindi, "la lotta al sommerso, a cui tutti dichiarano di tenere, si fa anche mettendo le aziende nella condizione di poter operare in modo legittimo".

Il presidente di Confagricoltura chiede, dunque, che le eventuali quote di lavoratori extracomunitari o neocomunitari non utilizzate, in talune aree del Paese, siano spostate verso le aree che ne hanno maggiormente bisogno. "Mettere le aziende nelle condizioni di poter effettuare la raccolta dell'uva nei tempi e nei modi opportuni significa anche - conclude l'organizzazione - garantire qualità e sicurezza ad uno dei prodotti leader del made in Italy, quale è il vino".