LA VOCE AI PRODUTTORI … IL PENSIERO DEL PIEMONTESE GIANNI GAGLIARDO, CHE RICORDA A TUTTI UN PO’ LA POESIA DEL VINO … “L’UOMO E LA NATURA DEVONO TROVARE LE LORO SINERGIE PER OTTENERE UN BUON VINO”

L’Italia del vino non è fatta solo da nomi altisonanti o da aziende da milioni di bottiglie: sono molti i piccoli e piccolissimi produttori che quotidianamente investono tempo, energie, passione e soldi nel loro mestiere. Uno di questi è il piemontese Gianni Gagliardo, appassionato vignaiolo noto anche perché da anni organizza l’Asta del Barolo. Ecco, dunque, il Gagliardo-pensiero sul vino e la sua importanza.


“Quanto è lontano ormai quel tempo quando il vino era bevanda comune, quando la fortuna di vivere in un Paese con una grande storia di vino e di vigne aveva dato a tutti, ricchi e poveri, la normalità di un bicchiere ad ogni pasto. Allora fu una fortuna non compresa e il vino considerato un prodotto comune. Beh ... non sono passati molti anni e ci troviamo ad avere per il vino oggi grande considerazione. E’ cambiato tutto rapidamente e adesso noi, appassionati e quasi devoti a questo prodotto possiamo finalmente godere del giusto rapporto con esso. E’ affascinante, di fronte ad un bicchiere pensare a un’opera unica, diversa ad ogni vendemmia che è composta da un insieme di caratteri, quelli del territorio di provenienza, quello del suo produttore e quello del clima nel quale è maturata l’uva quell’anno. L’uomo e la natura devono trovare le loro sinergie per ottenere un buon vino. Tutti coscienti che non si potrà più tornare indietro per questa strada, noi produttori, i distributori e i consumatori del vino, anche quando tutto sembra difficile, anche quando si è un po’ confusi ... Da parte nostra, continuiamo a proporre con l’ambizione di sempre e un po’ di rabbia che a volte ci aiuta. Difendiamo insieme il prezzo del vino e di conseguenza il patrimonio viticolo, oggi meraviglioso più che mai perché a differenza di ieri per migliaia di famiglie è valsa la pena di piantare e coltivare una vigna anziché andarsene”.