Con sempre più servizi a disposizione della clientela e dei punti di forza unici, dal contatto con la natura alla possibilità di degustare prodotti a chilometro zero, tanto per fare qualche esempio e, nonostante quella del 2024 non sia stata una stagione “da record”, l’agriturismo continua a rappresentare uno dei comparti più dinamici e vivaci dell’agricoltura italiana e, trasversalmente, del turismo. A dirlo sono i dati comunicati da “AgrieTour” - in vista del Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale n. 22, la fiera di riferimento del settore, in programma ad Arezzo Fiere e Congressi dal 25 al 27 ottobre - e considerato che il numero di aziende agrituristiche in Italia ha continuato a crescere anche nel periodo pandemico: +1,3% nel 2021 sul 2020 e +3,3% sul 2019, per arrivare nel 2023 a 25.849 aziende (+5,2%). Una crescita anche in termini di valore della produzione, tornata sopra il miliardo di euro (1,6 miliardi di euro, +44,8% sul 2020). L’agriturismo, per valore, rappresenta l’1,9% dell’intera branca agricoltura e il 22,6% delle attività secondarie. A stagione agrituristica ancora in corso, sulle previsioni sull’andamento degli affari per il 2024, gli ottimisti (42%) continuano ad essere largamente prevalenti sui pessimisti (6%), seppur con valori meno positivi di quelli relativi all’andamento degli affari nel 2023.
La domanda, per la prima volta, ha superato la quota dei 4 milioni di arrivi (+35% e +8,5% sul 2019), e dei 15,5 milioni di pernottamenti (+29,2%), con un’offerta che continua a crescere (+1,8%), mentre è stata del 58% la quota dei pernottamenti stranieri in agriturismo e di 1,6 miliardi di euro il saldo positivo della bilancia dei pagamenti turistica italiana. In cima alla classifica dei Paesi di provenienza dei turisti stranieri ci sono Germania, con 700.000 tra arrivi e presenze (+44,3% sul 2021), Paesi Bassi con 161.000 (+34,2%), Francia con 143.000 (+73,8%), Stati Uniti con 132.000 (+270%), e Svizzera con 125.000 (+41%).
La Toscana resta la Regione dei record con 5.797 imprese agrituristiche (+4,7%), che rappresentano il 21,8% dell’offerta agrituristica nazionale e il 6,2% sul totale delle 244.287 strutture ricettive (compresi hotel) italiane presenti. La Toscana e la Provincia di Bolzano, insieme, detengono complessivamente il 42% degli arrivi (in Toscana 1.173.256; +34,9%) e il 53% delle presenze (in Toscana 4.909.701; +29,8%). Sono 5.135 le aziende con alloggio per 88.253 posti letto (+3,9%), mentre sono 201 (+16,9%) quelle con piazzole di sosta (agricampeggi) per un totale di 2.226 posti letto. Oltre 2.000 hanno un’offerta di ristorazione per 74.000 posti a sedere, mentre sono 1.700 quelle con degustazione. Ammontano a 2.800 le aziende con attività ricreative, sportive, culturali. Il 32,6% degli agriturismi sono biologici e il 49,8% delle aziende agrituristiche della Regione ha prodotti a Indicazione geografica. Le fattorie didattiche sono il 9,2% dell’offerta, erano il 4,2% nel 2018. La prima Provincia per numero di strutture è Grosseto con 7.000 posti letto, seguita da Siena (6.000), quindi Firenze e Arezzo con 2.700 posti letto.
Per quanto riguarda “AgrieTour”, l’edizione di quest’anno si apre ancor di più alla tecnologia. Filo conduttore del Salone sarà, infatti, l’Intelligenza Artificiale declinata ai settori dell’agricoltura e dell’accoglienza con lo spazio Agri@Intelligence. Si porrà l’accento su come queste tecnologie siano alla base dell’evoluzione di questi settori, ma, soprattutto, si cercherà di capire se e come l’Intelligenza Artificiale stia davvero rivoluzionando il settore agricolo e quello turistico. Previste oltre 3.000 aziende del settore, 200 Seller, 100 Tour Operator nazionali e internazionali specializzati provenienti da 27 Paesi nel mondo anche grazie al contributo e al sostegno della Camera di Commercio di Arezzo e Siena. Confermata, oltre a “Passioni in Fiera”, la presenza della “Borsa dell’Agriturismo”, il workshop, unico in Italia, dove l’offerta agrituristica rappresentata dalle aziende agricole italiane, incontra la domanda dei buyer nazionali ed esteri. Vi sarà poi la formazione con l’Academy di “AgrieTour”, il programma formativo rivolto agli agriturismi e agli operatori di settore la cui attività è caratterizzata da convegni istituzionali e da un master.
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