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VINO & SPORT

Le affinità tra il vino ed il ciclismo? Il legame con il paesaggio e la fatica ripagata al traguardo

Vittorio Sgarbi: “il ciclismo sa godere del panorama, l’agricoltura è la prima custode del paesaggio”. E il 30 aprile c’è “Nova Eroica Prosecco Hills”

Lungo le leggendarie strade bianche tra i vigneti del Belpaese, tra panorami bellissimi, tradizioni, castelli e antichi borghi, il vino e il ciclismo hanno trovato le loro “affinità elettive”: il forte legame con il paesaggio da un lato, ma anche la fatica che viene ripagata al traguardo dall’altro. E, negli ultimi anni, in molti, da tutto il mondo, hanno riscoperto la bellezza della possibilità di godere della natura con le due ruote, tanto che il turismo in bicicletta sta godendo in Italia di grande successo. “Il ciclismo è libero e ha una naturale forma atletica, percorre spazi lunghi e sa godere del panorama. L’agricoltura è la prima custode del paesaggio e pertanto un pezzo fondamentale della civiltà italiana. Anche la cultura si difende attraverso l’agricoltura”, sono le parole con le quali Vittorio Sgarbi, tra i più importanti critici e storici dell’arte italiana, oggi Sottosegretario alla Cultura, da sempre istrionico ed ascoltato opinionista, ha spiegato il valore del turismo sostenibile, che vede l’agricoltura protagonista, a “Vinitaly 2023”, nei giorni scorsi, a Verona - dove anche WineNews lo ha incontrato a tu per tu - in un incontro promosso da Confagricoltura, nel lancio della “Nova Eroica Prosecco Hills”, il 30 aprile a Susegana, sull’onda del successo de “L’Eroica”, la corsa che mette insieme la bellezza delle due ruote e della fatica, e il gusto dell’impresa in sella a bici d’epoca in maglie di lana come i campioni del ciclismo di una volta.
Come ha raccontato Gianni Bugno, campione del mondo su strada nel 1991 e nel 1992, vincitore del “Giro d’Italia” 1990, che da anni propone programmi e viaggi per chi vuole coniugare la passione del ciclismo con quella dei viaggi e del benessere, scoprendo paesaggi, tradizioni e storia in Italia e nel mondo. E che ha preso parte a “L’Eroica” di Gaiole in Chianti - dove, nel 1997, da un’idea di Giancarlo Brocci, è nata la storica cicloturistica italiana oggi promossa da Eroica Italia, guidata da Franco Rossi, con eventi che vanno da “Eroica Montalcino” tra i vigneti di Brunello a tutto il mondo - in sella a una bici Drali, indossando la maglia di campione del mondo vinta a Benidorm. Bugno, che ha vinto quattro tappe del “Tour del France” e due alla “Vuelta” di Spagna, ha fatto sue parecchie classiche come la “Milano-Sanremo” e il “Giro delle Fiandre”, e parteciperà anche quest’anno a “L’Eroica” con un’altra delle sue maglie da campione.
Per gli appassionati del genere l’appuntamento con la “Nova Eroica Prosecco Hills” è per il 30 aprile, con partenza, arrivo e Festival alla Tenuta Borgoluce, a Susegana, in uno dei territori più suggestivi e ricchi di storia, tra castelli, antiche magioni e vigneti “eroici”. Tre i percorsi in programma: la “Via dei castelli”, 50 km tra Susegana e Collagù, la “Via dei vitigni eroici”, 93 km per giungere a Valdobbiadene, cuore delle colline del Prosecco Docg Patrimonio Unesco, e la “Via dei Laghi”, 120 km tra laghi, montagne, vigne fino al centro di Vittorio Veneto. A corollario della bici, un fitto programma per le famiglie.
“In Veneto, e in tutta Italia, abbiamo paesaggi bellissimi, con un aspetto enogastronomico importante, che dobbiamo valorizzare - ha sottolineato Lodovico Giustiniani, presidente Confagricoltura Veneto e presidente “Nova Eroica Prosecco Hills” - “L’Eroica” non è solo un evento ciclistico, ma un movimento di persone appassionate di tutta la bellezza che gira intorno: cucina, vini, territori, cultura, tradizioni. “Nova Eroica Prosecco Hills” e “L’Eroica” riescono a far conoscere percorsi molto suggestivi e panoramici che poi vengono visitati anche in altri periodi dell’anno. Le cantine traggono grande giovamento da questo turismo lento, che si sposa alla perfezione con queste zone vocate enologiche”. “Il valore del ciclismo è anche e soprattutto quello amatoriale - ha detto Giordano Emo Capodilista, vice presidente Confagricoltura - in questo senso il cicloturismo esalta i valori del cibo, del vino e dello stare bene insieme”.

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