Sono “I Due Cippi dal 1976” di Saturnia (Grosseto) e “La Braseria” di Osio di Sotto (Bergamo) le migliori steakhouse d’Italia, secondo “Braciamiancora”, il più importante network dedicato al mondo della carne, con oltre un milione di follower sui social, che ha elencato i migliori ristoranti “carnivori” del Belpaese. Una classifica che vede la Toscana primeggiare con ben 9 ristoranti nella “Top 50”, seguita dalla Lombardia con 7, la Sicilia con 5 e il Lazio con 4.
“I Due Cippi dal 1976” è fin dagli anni Settanta del Novecento un punto di riferimento dell’enogastronomia di eccellenza del territorio. Ora il ristorante viene guidato dallo chef Lorenzo Aniello, capace di valorizzare sulla sua “brace gourmet” carni premium provenienti dai migliori allevamenti e materie prime selezionate. Anche “La Braseria” è un vero e proprio tempio per i cultori della carne, guidata dallo chef-patron Luca Brasi (che ha ricevuto la stella Michelin nel 2002). Michele Ruschioni, giornalista e fondatore di “Braciamiancora” ha spiegato che “abbiamo deciso di rendere pubblici i parametri con i quali abbiamo stilato la classifica, cosa questa inusuale quando si fanno delle classifiche tra ristoranti. Ricerca degli allevamenti virtuosi, servizio e competenza in sala, tecniche di cottura, qualità della cantina. Sono solo alcuni dei parametri che “Braciamiancora” ha seguito per stilare la classifica delle migliori 50 steakhouse d’Italia. Eccellenza con la E maiuscola, Ricerca e Qualità come fari guida della propria mission. E ancora: studio quotidiano di un mercato in costante evoluzione e filosofia con la quale viene realizzato un menu dedicato alla carne. Frutto di un’attenta selezione, questa classifica esalta un particolare settore dell’eccellenza gastronomica italiana, riconoscendo i locali che si distinguono per qualità, innovazione e competenza nel proporre menu dedicati alla carne. La classifica assegna ad ogni ristorante delle “fiamme” di merito. “Una Fiamma” è assegnata ai ristoranti di “ottimo livello”, “Due Fiamme" ai ristoranti il cui livello è considerato “eccellente” e “Tre Fiamme” ai ristoranti considerati straordinari e unici nel loro genere.
Le Tre Fiamme di “Braciamiancora”, massimo riconoscimento di questa classifica, vanno a “I Due Cippi” di Saturnia e “La Braseria” di Osio di Sotto. Qui il culto della brace, la cura del dettaglio, le abilità nella cottura della carne e la filosofia sul quale poggiano il loro lavoro non hanno eguali.
Sono 9 i ristoranti che ottengono le Due Fiamme di “Braciamiancora”. Sono locali dove il livello è alto e nel loro ambito possono essere definiti un punto di riferimento: “Bifro’” a Torino (che si porta a casa anche il premio Miglior Cantina 2025), “Bifulco” a Ottaviano (Napoli), “Via di Guinceri” a Vicariello (Livorno), “Antica Trattoria del Reno” a Bologna (premiato anche come Ristorante con il Miglior Servizio 2025), “Asina Luna” a Peschiera Borromeo (Milano), “La Griglia di Varrone” a Milano, “Rocco Caggiano il Sapore del Fuoco” a Grottaminarda (Avellino), “Matigusta” a Marina di Altidona (Fermo), e “Trattoria dall’Oste” a Firenze.
I ristoranti che vengono insigniti con Una Fiamma sono locali con un livello buono e con una selezione di carni studiata in modo accurato e una proposta interessante e ben eseguita. Tra questi ci sono: “Kluit” a Sappada (Udine), “Brace Pura” a Torino, “Braceria del Crotto” a Morbegno (Sondrio), “Braceria DaMa” a Brebbia (Varese), “Il Grill del Grillo” a Cesate (Milano), “L’Artigiano in Salice” a Rivanazzano Terme (Pavia), “SteakHouse Panorama” a Rablà (Bolzano), “Il Braciere di Eraclea” a Eraclea (Venezia), “Retrò Osteria Veneta “ a Marcon (Venezia), “Regina Bistecca” a Firenze, “La Locanda di Ansedonia” a Ansedonia (Grosseto), “Antico Casale di Scansano” a Scansano (Grosseto), “Griglieria Giaccherini da Maria” a Terranova Bracciolini (Arezzo), “La Braceria” a Cortona (Arezzo), “Barroso BeefSteccheria” a Pisa, “Nana Meat & Wine” a La Spezia, “Passatempo BBQ” a Perugia, “Dupon Meat House” a Monterotondo (Roma), “Beef Bazaar” a Roma, “Mamma Mia” a Roma, “Da Lina 1905” a Stimigliano (Rieti), “Lo Zio Barrett” a Bussi sul Tirino (Chieti), “Dogana Golosa” a Caserta, “La Baita” a Maddaloni (Caserta), “Carlino Superior Beef” a Santa Maria La Carità (Napoli), “Tavernetta Colauri” a Pozzuoli (Napoli), “Fattoria del Campiglione” a Napoli, “Al Vecchio Capannaccio” a Ischia (Napoli), “Da Gianni Braceria” a Terlizzi (Bari), “EnoCocus” a Ceglie Messapica (Brindisi), “Sa Tanca e Bore” a Siniscola (Nuoro), “Nerac” a Alghero (Sassari), “Da Antonio il Macellaio” a Panarea (Messina), “Seidita Steakhouse” a Palermo, “La Brace Food Experience” a Palermo, “Chilogrammo” a Catania, “Ostaria” a Siracusa, “Cora d’ Zia” a Campobasso.
“L’Italia si conferma una nazione dove, da Nord a Sud, il concept delle steakhouse viene molto apprezzato. Il livello è molto alto e cresce costantemente. Il desiderio da parte degli italiani di mangiare della carne di qualità è sempre più sentito e questa classifica vuole fornire una mappa delle eccellenze su questo settore”, conclude Michele Ruschioni.
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