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DAL 17 AL 20 LUGLIO, A FAENZA

L’Emilia Romagna riparte, anche con i suoi grandi vini, e l’“Anteprima” del Sangiovese di Romagna

Il Consorzio Vini di Romagna ha annunciato le nuove date di “Vini ad Arte”. Un assaggio nell’evento solidale “Piacere Sottozona” a Bologna (30 maggio)

La percezione di entusiasmo, passione, coraggio e determinazione che coinvolge da sempre le aziende della Romagna, duramente colpite dalle alluvioni, si farà sentire ancora più forte. WineNews ne è certa. Tra i fattori che la rendono tangibile, lo studio sempre più approfondito del territorio dal punto di vista geologico, che comporta un aumento di consapevolezza nell’interpretare i vini che ne derivano, a partire dai “Sangiovese Sottozona”, prodotti nelle 16 sottozone, al vertice della piramide qualitativa e valorizzati dal marchio collettivo “Rocche di Romagna”. Il tutto, grazie alla “regia” del Consorzio Vini di Romagna, che ha annunciato le nuove date di “Vini ad Arte”, l’evento di riferimento per stampa ed operatori nel quale la Romagna del vino si presenta in anteprima, posticipato, a causa dell’emergenza maltempo, dal 17 al 20 luglio, con un ricco programma di visite a vigneti e cantine, tra bellezze naturali, storiche, culturali e gastronomiche, e al Mic-Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, Patrimonio Unesco, per svelare le nuove annate dei Romagna Sangiovese Riserva Doc 2020 e Romagna Albana Docg Secco 2022 di oltre 50 produttori..
Un’occasione per il Consorzio Vini di Romagna, guidato dal neo presidente Roberto Monti (7 cantine cooperative, 103 produttori vinificatori, 5 imbottigliatori, per un totale di 5.200 aziende viticole con vigneti iscritti all’albo della Docg Albana e delle 5 Doc del territorio, Romagna, Colli d’Imola, Colli di Faenza, Colli Romagna Centrale, Colli di Rimini, e dei quali 6.235 ettari sono coltivati a Sangiovese, per una media di 11 milioni di bottiglie prodotte), per raccontare alla stampa internazionale proprio il marchio “Rocche di Romagna” e i “Sangiovese Sottozona”.
Tenuto a battesimo una decina di anni fa dal Consorzio Vini di Romagna, con l’idea di concorrere a far distinguere i territori e i loro Sangiovese più identitari, nel 2022 il progetto “Sottozone” ha subito una decisa accelerazione con la realizzazione del marchio collettivo “Rocche di Romagna” e il riconoscimento di ulteriori distretti collinari che hanno visto giungere a 16 il numero complessivo dei territori della zonazione. Vini di collina con identificativo geografico della specifica “Sottozona” al vertice della piramide qualitativa, i “Sangiovese Sottozona” si distinguono per la vinificazione delle uve sangiovese in purezza, come da tradizione romagnola che si contrapponeva alla vinificazione in uvaggio della vicina Toscana.
Intanto, saranno proprio i Sangiovese top di Romagna delle sottozone i protagonisti dell’evento solidale “Piacere Sottozona”, il 30 maggio all’Hotel Best Western Plus Tower di Bologna, una degustazione dedicata ai wine lovers e agli addetti ai lavori organizzata a quattro mani da Ais-Associazione Italiana Sommelier Emilia e Ais Romagna, e il cui intero ricavato sarà devoluto all’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e Protezione Civile dell’Emilia-Romagna a sostegno delle attività emergenti per i danni provocati dall’alluvione in tutte le provincie della Romagna e fino all’area metropolitana di Bologna(l’ingresso è a offerta libera, minimo 10 euro, da bonificare direttamente a Iban: IT69G0200802435000104428964 con causale: “Alluvione Emilia-Romagna”; qui le info). Accanto ai banchi d’assaggio con tutti produttori del progetto delle Sottozone e guidati dai sommelier Ais, sono previste masterclass organizzate dal Consorzio Vini di Romagna sui “Sangiovese Sottozona”, con relatore d’eccezione il pluripremiato sommelier e formatore Ais Roberto Gardini. Ogni masterclass presenta in degustazione 9 etichette selezionate dal Consorzio, per un racconto ampio sulle Sottozone e sul valore del brand collettivo “Rocche di Romagna”.

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