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ECONOMIA

L’inflazione nel 2024 continua a crescere, ma frena la corsa nel carrello della spesa. I dati Istat

Nel settore alimentare si assiste a un rapido ridimensionamento della dinamica dei prezzi: dal +9,8% del 2023 al +2,3% del 2024
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L’inflazione nel 2024 continua a crescere (ph: Freepik/pressfoto)

Rallenta l’inflazione nel corso del 2024, attestandosi all’1,0% su base annua, in forte calo sul +5,7% del 2023, soprattutto per la marcata discesa dei prezzi dei beni energetici (-10,1% dal +1,2% del 2023). E lo stesso trend lo seguono i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, il cosiddetto “carrello della spesa”, la cui crescita dei prezzi scende dal +2,3 del 2023 al +1,9% del 2024 si attenua rimanendo tuttavia al di sopra del tasso di inflazione. A dirlo i dati dell’Istat (qui il testo integrale e la nota metodologica pubblicati nei giorni scorsi), che, guardando al solo settore alimentare, spiega come “si assiste ad un rapido ridimensionamento della dinamica dei prezzi (da +9,8% del 2023 al +2,3% del 2024) che, tuttavia resta ben al di sopra del tasso di inflazione”.
Più nel dettaglio, spiega l’Istat, i prezzi degli alimentari lavorati aumentano il loro ritmo di crescita su base annua (da +1,9% a +2%), mentre, al contrario, i prezzi degli alimentari non lavorati registrano un deciso affievolimento della velocità di crescita (dal +3,8% del 2023 al +2,5% del 2024), imputabile alla decelerazione sia dei prezzi di frutta fresca o refrigerata (da +2,7% a +2,3%) sia di quelli dei vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate (da +10,9% a +3,8%), conclude la nota.

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