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L’EVENTO

L’Italia del vino negli States per consolidare la leadership, con “Vinitaly Usa” (20-21 ottobre)

A Chicago l’edizione n. 1 della nuova fiera americana firmata da Veronafiere con Ita (Italian Trade Agency), con tanti big
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L’Italia del vino negli States per consolidare la sua leadership, con “Vinitaly Usa”

Negli Stati Uniti che, come tutto il mondo, non vivono un momento economico scintillante, tra inflazione, conflitti internazionali ed elezioni in vista, le cose, per il vino italiano, nel complesso non vanno male. Anzi, nei primi 7 mesi 2024, secondo i dati diffusi, oggi, da Vinitaly, le esportazioni tricolore in valore sono cresciute del +8%, a 1,12 miliardi di euro, contro il calo, per esempio, della Francia, a -5,6% per 1,2 miliardi di euro. Dati che confermano il trend segnalato dai dati più approfonditi, sul primo semestre, dell’Ice New York, e che tirano la volata alla prima edizione di Vinitaly Usa, di scena a Chicago il 20 e il 21 ottobre (a pochi giorni, da un altro grande e consolidato evento, come la “New York Wine Experience” by “Wine Spectator”, dal 17 al 19 ottobre, con tanta Italia protagonista).
Per la prima edizione, realizzata da Veronafiere, in partnership con Fiere Italiane e in collaborazione con Ita (Italian Trade Agency), non mancheranno i nomi di primo piano del vino italiano da Fantini Group a La Viarte, da Paladin a Terre d’Oltrepò, da Terra Moretti a CasalFarneto, da Leone de Castris a Varvaglione, da Cantina Santadi a La Fiorita Montalcino, da Ruffino a Passopisciaro di Franchetti, da Frescobaldi a Ferrari Trento, da Mezzacorona a Lungarotti, da Astoria Wines a Fongaro, da La Tordera ad Anselmi, da Villa Sandi a Serena Wines 1881, ed a grandi collettive come quella di Italia del Vino Consorzio (di cui fanno parte le già citate Ferrari Trento e Mezzacorona, ma anche Angelini Wine & Estates, Banfi, Bisol, Ca’ Maiol, Cantine Lunae Bosoni, Collis Heritage, Di Majo Norante, Diesel Farm, Drei Donà, Duca di Salaparuta, Gruppo Italiano Vini - Giv, Le Monde, Marchesi di Barolo, Medici Ermete, Mesa, Santa Margherita, Tenimenti Leone, Terre de la Custodia, Terredora Di Paolo, Torrevento, Zaccagnini e Zonin1821), oltre ad importatori e distributori, ristoratori, gdo, opinion leader, analisti, influencer e stampa di settore. L’evento registra fin dal suo esordio la partecipazione di tutti i principali organismi a vario titolo impegnati nella crescita del made in Italy: dal Ministero degli Affari Esteri al Ministero dell’Agricoltura, dall’Ambasciata Italiana a Washington al Consolato Generale di Chicago, da Assocamerestero ai vertici di organizzazioni di categoria come Unione Italiana Vini (Uiv), Federvini, Confagricoltura, Coldiretti, Filiera Italia, oltre alle presenze istituzionali della Regione Veneto e della Regione Umbria ed alle collettive regionali di Lazio, Sardegna, Campania, Calabria e Friuli Venezia Giulia.
Tra le numerose masterclass guidate, quelle della rivista inglese “Decanter”, con Michaela Morris, che firma la degustazione dei vini premiati ai “World Wine Awards”, e quelle firmate dal Gambero Rosso che, oltre al classico walk around tasting dei “Tre Bicchieri”, saranno dedicate ai “Best of the Best” (vini che hanno ottenuto uno special Award nella guida 2025) ed ai “First Time Tre Bicchieri” (etichette entrate per la prima volta in guida). Spazio anche alla Vinitaly International Academy (19-21 ottobre) ed all’Orient Express “La Dolce Vita”, con i vini selezionati per la proposta di viaggi di lusso in Europa.
Ma desta interesse anche il Wine Business Forum “Tra tradizione e innovazione: il futuro del vino italiano sul mercato americano”, promosso direttamente dall’Agenzia Ice, il 20 ottobre, che vedrà protagonisti i principali buyers degli States, tra cui ristoratori, importatori e distributori anche della gdo. A confrontarsi saranno in particolare Bill Terlato, presidente e ceo, Terlato Wine Group, e Lia Tolaini-Banville, fondatrice Banville Wine Merchants, per gli approfondimenti sulle strategie e sulle sfide del mercato. Mentre le nuove tendenze dei consumatori e gli ostacoli alla distribuzione saranno al centro degli interventi di Lee Schlesinger (Winesellers Ltd.), Maria Megna (Winebow Imports) e Stefano Francini (Opici Wines & Spirits), che condivideranno le loro riflessioni con Lamberto Frescobaldi, presidente Unione Italiana Vini, Matteo Lunelli, ceo Ferrari Trento, e Alessio Planeta, ceo Planeta, e Robert M. Tobiassen (Nabi - National Association of Beverage Importers. Con gli interventi istituzionali, tra gli altri, di Matteo Zoppas, presidente Italian Trade Agency (Ita), del dg Veronafiere, Adolfo Rebughini, del presidente Coldiretti Ettore Prandini, del dg Confagricoltura Annamaria Barrile, e ancora del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e del segretario generale del Ministero degli Affari Esteri, Riccardo Guariglia. Con il Belpaese che vuole consolidare la sua posizione di leader nel suo primo mercato straniero, e continuare a crescere nei calici degli appassionati di vino d’America.

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