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CONCORSO

Lo “sprint” del Vermentino: ecco i dieci migliori assaggi del “Grand Prix” n. 5

Va in archivio l’evento promosso dal Consorzio Vini della Maremma Toscana. Vermentino in crescita, in una regione a prevalenza “rossista”
Italia
“Vermentino Grand Prix” n. 5: ecco la top 10 (ph credits: Marco Marroni)

Da Castelprile con il “Prelius 2023” a Collemassari con il “Melacce” 2023; da Guido F. Fendi e il suo “Chicca” 2022 a Podere Cirene con l’omonimo vino annata 2023. Ed ancora Podere Poggio Bestiale con il “Lépido” 2023 e Poggio Levante con “Unné” 2020; Rocca delle Macie con “Campo Maccione” 2023 e Tenuta Bruni che svetta con “Upupa” 2022 ma anche Terre dell’Etruria e il suo “Marmato” 2023 e il “Cobalto” 2021 Vermentino Superiore di Val delle Rose. Ecco i “magnifici dieci”, in ordine alfabetico, del “Vermentino Grand Prix” n. 5, di scena a Castiglione della Pescaia, nella Costa grossetana, luogo dell’appuntamento promosso dal Consorzio di tutela dei Vini della Maremma Toscana, che celebra il vitigno Vermentino, che si sta distinguendo, per crescita, in una regione a prevalenza “rossista”.
La giuria tecnica, presieduta da Luciano Ferraro, vice direttore del “Corriere della Sera”, era composta da rappresentanti di ristoranti stellati della Maremma, titolari di enoteche, delegati di associazioni e tecnici del settore, ed ha identificato le 10 migliori proposte dell’edizione 2024 su 73 da esaminare. “Come sappiamo oltre il 30% dei vini della Doc Maremma Toscana sono ottenuti con il vitigno Vermentino, in larghissima parte presentato in purezza, il che fa della Maremma l’enclave più importante della regione per la produzione di vini bianchi”, ha spiegato Francesco Mazzei, alla guida del Consorzio da quasi sei anni e da sempre convinto che questo vitigno sia uno dei più importanti marcatori della Denominazione.
Il presidente Mazzei ha aggiunto come “il Vermentino è un vitigno di mare che in Maremma trova il suo habitat naturale, con personalità espressive diverse in funzione del terreno, dell’altitudine e della distanza dalla costa. Credo fortemente che possa aspirare al confronto con i grandi vini bianchi e rossi del mondo grazie alla sua personalità complessa”. I vini, tutti Maremma Toscana Doc Vermentino, avevano, come nelle scorse edizioni, una presenza minima del vitigno all’85%, in maggior parte ottenuti in purezza e solo in pochi casi con aggiunta di altre varietà come Viognier, Sauvignon o Trebbiano.

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